Trieste
Nuova crisi migranti a Trieste, appello urgente al prefetto Petronzi
Trieste nel caos: oltre 180 migranti costretti a dormire in strada, associazioni denunciano la prefettura

La situazione a Trieste è “esplosa in maniera allarmante”, una crisi ciclica che vede al centro oltre 180 richiedenti asilo costretti a dormire per strada nella zona del Porto Vecchio e aree limitrofe. La denuncia è stata forte e chiara durante la conferenza stampa del 5 agosto, promossa dalle associazioni che operano nell’accoglienza dei migranti. La responsabilità è stata attribuita soprattutto alla “costante impreparazione” della prefettura triestina, criticata aspramente per la gestione dell’emergenza.
Numeri contestati
Secondo il prefetto di Trieste, gli attuali trasferimenti sarebbero circa 60 a settimana, numeri però messi in discussione da Gianfranco Schiavone di ICS, che ribadisce come questi siano in realtà “35-40 a settimana”. “Uno a settimana dovrebbe essere il minimo per non creare situazioni di abbandono”, afferma Schiavone. Nei primi sette mesi dell’anno, Trieste ha accolto circa 5.000 persone, cifra considerata “esigua” e facilmente gestibile secondo Alessandro Papes di International Rescue Committee.
Violazione dei diritti umani
La denuncia del mondo associativo è severa e puntuale: la gestione attuale rappresenta una violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea. “Lasciare una persona vulnerabile per strada senza alcun sostegno materiale costituisce un trattamento disumano e degradante“, ricordano citando una sentenza della Corte di Giustizia Europea. Le associazioni evidenziano che situazioni analoghe si sono ripetute a Trieste negli anni 2022, 2023 e 2024, senza mai giungere a una soluzione definitiva.
Campo Sacro: progetti mai realizzati
Un’altra questione irrisolta riguarda il progetto di Campo Sacro, criticato da Schiavone: “Dopo le promesse delle casette volanti, il raddoppio mai effettuato e lavori praticamente mai iniziati, ora non ci sono nemmeno più le tende”. Una situazione di stallo che lascia centinaia di persone senza alcuna sistemazione dignitosa.
L’appello al nuovo prefetto
La richiesta urgente delle associazioni è chiara: serve un “intervento immediato” da parte delle autorità, finora definite “inadempienti”. È indispensabile una programmazione efficace per evitare che queste crisi si ripetano con tale gravità. Le associazioni attendono con attenzione i prossimi passi del nuovo prefetto, Giuseppe Petronzi, già noto in città per essere stato questore, dal quale si aspettano una svolta concreta.
Nei prossimi giorni, intanto, è previsto un trasferimento di richiedenti asilo verso la Sardegna. Le associazioni hanno concluso annunciando di riservarsi “ogni azione legale necessaria” per garantire il rispetto delle normative vigenti e la tutela dei diritti umani fondamentali.
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