Economia & LavoroRegione FVG
Al via il bando da 10 mln per hotel di lusso e strutture 4 stelle in FVG
Aperto il bando regionale da 10 mln per nuove strutture alberghiere a 4 stelle e oltre o per ristrutturazioni. Contributi fino a 2,5 mln per comuni montani, città Unesco ed ex capoluoghi del Friuli-Venezia Giulia

Si è aperto oggi il nuovo bando regionale da 10 milioni di euro dedicato alla realizzazione di nuove strutture ricettive a partire dalle quattro stelle e alla ristrutturazione e ampliamento di quelle già esistenti. Il bando resterà attivo fino al 17 ottobre 2025 ed è consultabile sul sito della Regione.
L’iniziativa è stata presentata dall’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, che ha sottolineato come il progetto voglia favorire la crescita e la qualificazione del sistema dell’accoglienza in Friuli-Venezia Giulia.
Turismo in crescita con oltre 10 milioni di presenze
Nel triennio 2022-2024, il Friuli-Venezia Giulia ha registrato un incremento del 10% delle presenze turistiche, raggiungendo quota 10 milioni e 350mila arrivi. Una crescita trainata soprattutto dal turismo internazionale che, secondo Bini, richiede un costante adeguamento dell’offerta ricettiva.
“A nulla servirebbe investire in promozione senza un sistema di accoglienza adeguato – ha dichiarato l’assessore –. Il bando è uno strumento per dare un chiaro indirizzo allo sviluppo turistico pluriennale della Regione”.
Aree strategiche: montagna, città e cultura
Il bando tiene conto delle principali direttrici di sviluppo del turismo regionale, con un’attenzione particolare a:
- la crescita turistica delle aree montane;
- la nomina di Pordenone a Capitale italiana della Cultura 2027;
- il ruolo di Udine come città centrale negli eventi sportivi;
- l’eredità della Capitale europea della Cultura 2025 a Gorizia e nel Collio;
- la forte attrattività di Trieste, inserita tra le dieci destinazioni globali più di tendenza per il 2025 secondo Booking.com.
Destinatari e contributi
Il bando conferma come beneficiari i comuni montani già inclusi nella precedente edizione, estendendo la platea a:
- le città Unesco (Aquileia, Cividale del Friuli, Palmanova);
- la Comunità del Collio;
- gli ex capoluoghi di provincia: Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine.
Gli investimenti devono prevedere una spesa minima di 4 milioni di euro. Il contributo pubblico massimo è di 2,5 milioni, pari al 30% delle spese ammissibili nei comuni montani e al 20% negli altri territori.
Un volano per l’economia regionale
Per l’assessore Bini, il turismo rappresenta “una leva fondamentale per l’economia del Friuli-Venezia Giulia”. Investire su strutture alberghiere di qualità significa attrarre visitatori, creare occupazione e generare ricadute economiche durature, rafforzando la competitività della regione sul mercato nazionale e internazionale.
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