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Petizione Grignano: salvare i pini e riaprire il percorso al mare

Una petizione chiede di difendere i pini di Grignano, riaprire il percorso pedonale e garantire un accesso sicuro al mare

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Pini marittimi

Difendere i pini di Grignano, riaprire il percorso pedonale chiuso dal 2023 e garantire un accesso sicuro al mare per tutti. Sono questi i tre obiettivi principali della petizione lanciata dal Gruppo Riva Massimiliano e Carlotta, nato nel 2023 dopo la chiusura al pubblico del tratto di litorale tra Grignano 1 e Grignano 2.

Siamo qui per difendere la nostra costa, il nostro mare, i nostri alberi”, hanno spiegato i promotori nel corso di una conferenza stampa. La chiusura del passaggio tra il Bagno Riviera e il Bagno Sirena ha infatti privato la comunità dell’accesso libero al mare da ormai tre stagioni balneari.

Il problema ambientale e paesaggistico

La questione non riguarda soltanto l’accessibilità, ma anche la tutela del paesaggio. I cittadini denunciano l’abbattimento improvviso dei pini storici che caratterizzavano il panorama di Grignano, legato ai lavori di riqualificazione del porticciolo. “Abbiamo appreso che è previsto l’abbattimento anche di quelli ancora rimanenti sulla parte sud”, hanno sottolineato.

I tre punti della petizione

Da qui la decisione di rivolgersi al Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia con una petizione sostenuta da Legambiente, Lipu, Wwf, Triestebella e Isde. La richiesta si articola in tre punti:

  1. Salvaguardia degli ultimi pini di Grignano, cercando soluzioni alternative all’abbattimento, come già fatto a Lignano Sabbiadoro dove sono stati preservati oltre 350 pini lungo la costa.
  2. Riapertura del percorso paesaggistico-ricreativo, utilizzato dagli anni ’50 per collegare i due stabilimenti balneari e chiuso dal 2023. Il tema era già stato sollevato in un’interrogazione comunale lo scorso giugno, rimasta senza risposta.
  3. Miglioramento dell’accesso al mare per tutti, con la realizzazione di scale sulla scogliera del porticciolo sud, così da consentire un ingresso sicuro anche a bambini, anziani e persone con difficoltà motorie.

La partecipazione dei cittadini

In appena una settimana la petizione ha già raccolto 100 firme. Un risultato che testimonia quanto la questione sia sentita non solo dai residenti, ma da tutta la cittadinanza che vede in Grignano un patrimonio da difendere.

Questi interventi non solo preservano l’identità e il paesaggio di Grignano, ma garantiscono il diritto di tutti a godere liberamente e in sicurezza del patrimonio naturale, terrestre e marino del nostro territorio”, afferma il Gruppo Riva.

Dove e come firmare

La petizione è disponibile anche online e può essere sottoscritta in presenza il 3 settembre presso la sede di Legambiente in via Donizetti 5 a Trieste. L’obiettivo è consegnarla quanto prima agli uffici del Consiglio regionale, nella speranza di ottenere una risposta concreta e rapida

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