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Salute

Virus West Nile in Friuli: primo caso del 2025 a Pordenone

Primo caso di West Nile nel Pordenonese: una donna di Azzano Decimo positiva, Asfo avvia le verifiche.

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Zanzara sulla pelle
Zanzara sulla pelle (© Depositphotos)

È stato segnalato ad Azzano Decimo il primo caso di West Nile virus del 2025 in provincia di Pordenone. La positività è stata accertata dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria dopo le analisi effettuate sul sangue donato da una donna residente in paese.

La paziente è risultata asintomatica e le sue condizioni non destano preoccupazione, come riportato dal Messaggero Veneto. L’Asfo sta comunque svolgendo le verifiche necessarie per monitorare la situazione e contenere il rischio di diffusione.

Accertamenti in corso

Al momento non è ancora chiaro come la donna abbia contratto il virus. Le indagini epidemiologiche in corso sembrano aver escluso, per ora, cause ambientali dirette. È stato allertato il sindaco di Azzano Decimo, Massimo Piccini, che resta in attesa dei prossimi aggiornamenti da parte dell’azienda sanitaria.

Se necessario, il Comune sarà chiamato a mettere in campo contromisure mirate, tra cui possibili interventi di disinfestazione delle aree a rischio.

Zanzare infette a Fiume Veneto

La presenza del virus è stata rilevata anche in un allevamento di cavalli a Fiume Veneto, dove sono state trovate diverse zanzare infette. Questi insetti rappresentano il principale vettore del West Nile e possono causare contagi anche nell’uomo.

Per questo motivo l’attenzione resta alta e l’Asfo sta rafforzando le attività di controllo e prevenzione sul territorio provinciale.

Situazione a livello nazionale

Il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo in Senato, ha ribadito che la situazione legata al West Nile in Italia è “sotto controllo e costantemente monitorata”.

Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, dall’inizio dell’anno sono stati registrati 145 casi confermati:

  • 59 nella forma neuro-invasiva,
  • 75 con febbre,
  • 10 asintomatici tra donatori di sangue,
  • 1 asintomatico.

Precedenti anni di picco

Schillaci ha ricordato che l’attuale numero di casi è in linea con la media storica e ben inferiore ai picchi degli anni scorsi. Nel 2018 si registrarono 618 casi e 49 decessi, mentre nel 2022 furono confermati 728 casi e 51 decessi.

“Nonostante i numeri molto più alti – ha sottolineato il ministro – non ci furono allarmi mediatici. Oggi la situazione è monitorata e non desta particolari preoccupazioni”.

Prevenzione e consapevolezza

In attesa di ulteriori aggiornamenti dall’Asfo, le autorità sanitarie ribadiscono l’importanza della prevenzione contro le punture di zanzara, principale veicolo di trasmissione del West Nile. Evitare ristagni d’acqua, utilizzare repellenti e proteggere gli ambienti domestici restano i comportamenti più efficaci per limitare i rischi di contagio.

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