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Commercio e turismo, meno burocrazia e più incentivi con il nuovo Codice

Friuli-Venezia Giulia, primo via libera al Codice commercio e turismo: semplificazione normativa, incentivi e nuove regole per il settore.

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L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emilio Bini
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emilio Bini

Il Friuli-Venezia Giulia compie un passo decisivo nel settore del terziario con l’approvazione preliminare del Codice regionale del Commercio e del Turismo, primo in Italia a unire le due discipline in un unico testo normativo. L’assessore Sergio Emidio Bini ha sottolineato come la riforma sia frutto di un ampio confronto con sindacati e associazioni di categoria, volto a costruire una regolamentazione moderna e integrata.

Il nuovo Codice poggia sul principio della semplificazione normativa: le attuali 14 leggi di settore vengono accorpate in un solo provvedimento, riducendo gli articoli da 567 a 143.

Urbanistica commerciale: più incentivi e meno burocrazia

Uno dei cardini della riforma è la nuova urbanistica commerciale. L’obiettivo è favorire gli insediamenti di piccole, medie e grandi superfici di vendita nei centri urbani.
Per le piccole attività sono previsti contributi mirati a sostegno delle aperture nei centri storici, nei comuni sotto i 5.000 abitanti e nelle cosiddette aree di indebolimento commerciale.

Per la media e grande distribuzione viene introdotta una semplificazione radicale: basterà una Scia presentata allo Sportello unico per le attività produttive per insediarsi nei centri storici. Al contrario, per aperture al di fuori di essi sarà obbligatoria una conferenza dei servizi regionale, con possibilità per i Comuni di aumentare gli oneri di urbanizzazione.

Qualità del lavoro e nuove premialità

Altro pilastro è il sostegno alla qualità del lavoro. Le imprese che applicheranno i contratti sottoscritti dalle organizzazioni più rappresentative a livello nazionale otterranno specifiche premialità. Lo stesso varrà per le cooperative che erogano servizi a beneficio della collettività.

Tassa di soggiorno: più autonomia ai Comuni

Novità rilevanti anche sulla tassa di soggiorno. Tutti i Comuni potranno decidere liberamente se applicarla, destinando fino al 50% delle risorse agli investimenti e la restante parte alla promozione turistica, in accordo con PromoTurismoFVG. Solo per incassi oltre i 100mila euro sarà obbligatoria la convocazione di un tavolo con i rappresentanti locali di categoria.

Turismo lento e ricettività di qualità

Il Codice punta anche sul turismo lento, con misure per sviluppare cicloturismo, cammini e strutture ricettive lungo percorsi turistici. Viene inoltre disciplinato il funzionamento dei consorzi di promozione turistica locale, che avranno un fondo contributivo dedicato, e introdotto un nuovo sistema di classificazione delle strutture ricettive.

Iter e risorse disponibili

Il testo dovrà ora passare al Consiglio delle autonomie locali e poi tornare in Giunta per l’approvazione definitiva, prima del dibattito in Consiglio regionale. Per l’attuazione sono già stati stanziati 134 milioni di euro: 66 milioni per il 2026 e 68 milioni per il 2027.

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