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Nautaverso Trieste: lavori al via nella primavera 2026

Il Nautaverso di Trieste sarà cantierato nella primavera 2026: 25 milioni di euro per un polo digitale ed educativo innovativo

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Medusa - Nautaverso trieste
Medusa ( © Depositphotos)

“Contiamo di cantierare il Parco del Mare 5.0 – Nautaverso nella primavera del prossimo anno”. Con queste parole il presidente della Camera di commercio della Venezia Giulia, Antonio Paoletti, ha confermato l’avanzamento di un progetto atteso da più di due decenni. Presentato per la prima volta nel lontano 2004, il Parco del Mare ha visto cambiare più volte location e prospettive, passando dal terrapieno di Barcola alle rive, da Campo Marzio al Porto vecchio, fino all’attuale area di Porto Lido.

I ritardi e il nuovo codice degli appalti

Paoletti ha spiegato che i numerosi rinvii sono dovuti soprattutto al nuovo codice degli appalti e ad altri adempimenti burocratici. «È stato fatto un bando – ha precisato – al quale hanno risposto molte imprese per la progettazione preventiva, quella definitiva, la direzione lavori e il piano della sicurezza. Ora la commissione sta valutando e presto sarà reso noto il vincitore».

Nautaverso: un polo digitale e immersivo

Il progetto, profondamente diverso rispetto alle prime versioni, oggi si chiama Nautaverso e si propone come polo di edutainment per tutte le età. Sarà interamente digitale, con migliaia di metri quadrati dedicati a tecnologie avanzate e sale immersive, pensate per un’esperienza coinvolgente e innovativa.

Un investimento da 25 milioni di euro

L’importo dei servizi posti a base di gara è pari a 3.582.497,23 euro, al netto di Iva e oneri previdenziali, su un ammontare complessivo dei lavori di circa 25 milioni di euro. La procedura di aggiudicazione seguirà il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, basata sul miglior rapporto qualità/prezzo.

Primavera 2026: la data chiave

Se tutto procederà come previsto, i lavori partiranno nella primavera del 2026, aprendo finalmente un nuovo capitolo per un progetto che per anni ha acceso speranze e delusioni. Il Nautaverso promette di restituire a Trieste non solo un’area riqualificata, ma anche un luogo in grado di attrarre visitatori, famiglie e studenti, unendo divulgazione scientifica, tecnologia e intrattenimento.

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