Economia & Lavoro
Lavoro in FVG, a settembre lieve flessione delle assunzioni, ma servizi e turismo trainano la domanda
In FVG a settembre previste 11.170 assunzioni (-520 sul 2024). Servizi in tenuta con turismo +17%, costruzioni +4,3%, manifattura -3,5% e primario in calo. Mismatch al 52,5%. Under 30 al 32%, stranieri ~20%

Sono 11.170 i contratti di assunzione programmati dalle imprese di Friuli-Venezia Giulia per settembre 2025, in leggera flessione (-520) rispetto a settembre 2024. Nel trimestre settembre-novembre 2025 le entrate previste sono 30.460 (appena -60 sullo stesso periodo 2024). Le Pmi restano protagoniste: il 58% delle assunzioni è in imprese con meno di 50 addetti; i servizi concentrano il 65% delle nuove entrate.
I dati provengono dal Rapporto Excelsior Unioncamere per il FVG, elaborato dal Centro Studi della Camera di Commercio Pordenone-Udine.
Servizi in tenuta, spicca il turismo (+17%)
Il comparto servizi programma 7.280 contratti a settembre (+0,8%, pari a +60 su settembre 2024). Il turismo guida la ripresa con 2.260 ingressi (+17%, +330), seguito dai servizi alle imprese con 2.200 richieste (stabili sull’anno). Il dato conferma la trazione delle attività legate all’ospitalità, all’accoglienza e ai servizi business sul mercato del lavoro regionale.
Lieve calo nella manifattura, costruzioni in risalita
L’industria nel suo complesso prevede 3.430 assunzioni (-50, -1,4% anno su anno). La manifattura si ferma a 2.450 contratti (-3,5%), riflettendo un ciclo ancora prudente; segnali migliori dalle costruzioni, che tornano a crescere con 980 entrate (+4,3%), sostenute da cantieri e manutenzioni.
Primario in contrazione
Il settore primario programma 470 assunzioni a settembre, -530 rispetto a settembre 2024. Si tratta del principale freno al dato complessivo mensile.
Mismatch in aumento: oltre metà dei profili è “introvabile”
Le imprese segnalano difficoltà di reperimento per oltre 5.800 posizioni, pari al 52,5% delle entrate previste. La mancanza di candidati è la causa più citata. I profili più difficili da trovare:
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Tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (85,6% difficili da reperire);
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Professionisti qualificati nei servizi sanitari e sociali (85,5%);
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Fabbri/ferrai e costruttori di utensili (85,4%);
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Operai specializzati nell’installazione e manutenzione elettrotecnica/elettronica (85,2%).
L’ampiezza di tali percentuali indica un disallineamento tra domanda e offerta che continua a rallentare gli inserimenti.
Giovani e lavoratori stranieri: quote in linea con i fabbisogni
A settembre le imprese prevedono una quota di lavoratori stranieri pari a circa il 20% delle entrate. I giovani under 30 sono coinvolti in circa il 32% delle assunzioni, un dato che conferma la centralità dei percorsi di orientamento e formazione tecnica per facilitare l’incontro tra competenze e profili richiesti.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Il saldo trimestrale quasi invariato (-60 assunzioni su base annua) suggerisce una stabilità del mercato del lavoro regionale, con servizi e costruzioni a compensare le fragilità di manifattura e primario. La priorità, per imprese e filiera formativa, resta ridurre il mismatch, potenziando upskilling/reskilling e l’attrattività dei profili tecnici.
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