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Fedriga: «Su Adriatronics salvato il lavoro, ora 420 addetti e nuovi investimenti»
Accordo al Mimit, Star Tech Industries rileva Adriatronics. Posti salvaguardati (333) e possibilità di crescita a 420. Previsti oltre 70 mln di investimenti per rilanciare a Trieste la filiera hi-tech, sottolinea Fedriga

È stata annunciata ieri 10 settembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy la cessione dello stabilimento Adriatronics di Trieste a Star Tech Industries. Per il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, si tratta della «positiva conclusione della vertenza» grazie al lavoro congiunto di istituzioni, associazioni di categoria e sindacati.
Posti di lavoro tutelati e crescita occupazionale
L’accordo garantisce la piena salvaguardia degli attuali 333 posti di lavoro e apre alla possibilità di arrivare a 420 addetti, scongiurando il rischio di depauperamento industriale nell’area giuliana. Un passaggio cruciale per la tenuta occupazionale e la continuità produttiva del sito.
Investimenti e rilancio tecnologico
Il piano industriale annunciato prevede oltre 70 milioni di euro di investimenti privati per la riconversione verso produzioni ad alta tecnologia. L’obiettivo è rafforzare a Trieste una filiera hi-tech competitiva, in linea con le sfide globali dell’innovazione.
Il ruolo delle istituzioni
Fedriga ha espresso ringraziamento al Governo e, in particolare, al ministro Adolfo Urso, oltre che agli assessori regionali Sergio Emidio Bini (Attività produttive) e Alessia Rosolen (Lavoro), per l’impegno profuso nel percorso che ha portato all’intesa.
La linea della Regione
«Abbiamo seguito con attenzione e fermezza una vertenza complessa», ha sottolineato Fedriga, ribadendo la priorità della tutela del lavoro e la valorizzazione industriale del territorio. La Regione vede nell’accordo una base di prospettiva per innovazione, competenze e occupazione qualificata.
Cosa significa per Trieste e il FVG
L’operazione su Adriatronics può agire da volano per nuove specializzazioni e nuove filiere con ricadute sull’indotto locale, rafforzando il posizionamento di Trieste e del Friuli-Venezia Giulia nelle tecnologie avanzate e nell’industria 4.0.
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