Cronaca & AttualitàTrieste
Arrestato a Muggia: Corte d’Appello dispone la consegna alla Slovenia
Estradato in Slovenia il 41enne arrestato a Muggia: dovrà rispondere di furto e documenti falsi commessi dieci anni fa

Un cittadino sloveno di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine, sarà consegnato alla Slovenia dove dovrà affrontare un processo per due reati risalenti a circa dieci anni fa. La decisione è stata presa oggi, martedì 23 settembre, dalla Corte d’Appello di Trieste. L’uomo era stato arrestato lo scorso 4 settembre a Muggia dai carabinieri, in esecuzione di due mandati d’arresto europeo emessi nel 2024. Attualmente si trova in isolamento nel carcere del Coroneo, dove ha dichiarato di non poter ricevere visite, nemmeno dalla compagna, indagata a piede libero come presunta complice.
I reati contestati in Slovenia
Il procedimento riguarda due episodi: il furto di una Bmw da 125mila euro avvenuto a Klagenfurt nel 2014, ritrovata e restituita dopo pochi giorni al legittimo proprietario, e il possesso di documenti falsi nel 2015. Durante la perquisizione domiciliare, i militari avevano rinvenuto anche strumentazioni sospette, tra cui un jammer (disturbatore di frequenze) e targhe false.
Il nodo della prescrizione
In aula è stato ricordato che, secondo la legislazione slovena, i reati si prescrivono dopo dieci anni. Tuttavia, la Corte ha ritenuto che l’imputato si fosse reso irreperibile per un periodo, interrompendo così il decorso della prescrizione. Per questo motivo, la richiesta slovena è stata accolta.
I precedenti e la difesa
L’uomo non è nuovo a vicende giudiziarie: nel 2017 era già stato arrestato per reati simili, riportando una condanna a 9 anni di reclusione. Dopo tre anni nel carcere di Padova, aveva ottenuto l’affidamento in prova come misura alternativa.
Il suo legale, avvocato Antonio Cattarini, ha sottolineato come la Slovenia sia «uno degli ultimi Stati membri dell’Ue a prevedere la presenza fisica dell’imputato durante l’udienza». Una garanzia che, a suo avviso, «sta diventando un abuso».
Le critiche alla custodia cautelare
Cattarini ha poi aggiunto: «Ritengo esagerato che una persona rimanga in custodia cautelare per reati non gravi risalenti ad almeno 10 anni fa, cosa che in Italia non accadrebbe. Valuteremo il ricorso in Cassazione».
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