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Campi Flegrei, il FVG pronto ad accogliere 5.000 persone in caso di emergenza

Il Friuli-Venezia Giulia partecipa al Piano nazionale per i Campi Flegrei: in caso di emergenza accoglierà circa 5.000 persone. La Fiera di Udine sarà punto di prima accoglienza, con servizi sanitari e scolastici garantiti

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Sismografo (© Depositphotos)

Il Friuli-Venezia Giulia entra a far parte del Piano nazionale di emergenza per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei, con la responsabilità di accogliere circa 5.000 persone in caso di evacuazione della zona rossa. La conferma è arrivata nel corso della prima riunione del Tavolo tecnico di coordinamento, svoltasi a Palmanova alla presenza dell’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi e del direttore centrale Amedeo Aristei.

Riccardi ha sottolineato come la Regione possa rispondere a questo impegno con l’esperienza e la professionalità del sistema di Protezione civile, augurandosi che si tratti soltanto di un’esercitazione organizzativa ma ribadendo l’importanza di prepararsi con serietà.

Gemellaggio con Chiaiano e ruolo della Fiera di Udine

Come previsto dal Piano, anche il Friuli-Venezia Giulia ha un territorio di riferimento con cui è gemellato: si tratta del quartiere napoletano di Chiaiano, inserito nella zona rossa a rischio eruzione. In caso di evacuazione, gli sfollati arriveranno in regione con treni o mezzi propri e saranno accolti alla Fiera di Udine, individuata come punto di prima accoglienza. La scelta è legata alla posizione strategica, agli spazi disponibili e alle dotazioni logistiche che consentono di gestire arrivi, assistenza immediata e successiva assegnazione alloggiativa.

Nel caso in cui la permanenza dovesse prolungarsi, verranno garantite anche la continuità scolastica per bambini e ragazzi e l’assistenza sanitaria, grazie alla collaborazione con il sistema regionale.

L'assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, a sinistra, con il direttore centrale della Protezione civile Fvg Amedeo Aristei

L’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, a sinistra, con il direttore centrale della Protezione civile Fvg Amedeo Aristei

Il coordinamento con Prefetture ed enti locali

Il Tavolo tecnico di Palmanova ha coinvolto istituzioni, enti e strutture del sistema regionale integrato di Protezione civile, comprese le quattro Prefetture del territorio. Tutti i soggetti competenti in materia di trasporti, sicurezza e welfare sono chiamati a collaborare per assicurare l’attuazione del Piano e una risposta tempestiva ed efficace.

L’impegno del Friuli-Venezia Giulia nella prevenzione

Riccardi ha ricordato come la Regione abbia investito molto negli anni per la messa in sicurezza del territorio e la tutela delle comunità dai rischi naturali. Senza questo impegno, ha evidenziato, gli eventi meteo estremi resi sempre più frequenti dal cambiamento climatico avrebbero avuto conseguenze più gravi. Proprio questa lunga esperienza rende oggi la Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia una struttura di eccellenza a livello nazionale, pronta a contribuire a un piano che potrebbe diventare modello anche per altre emergenze.

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