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“Ogni canzone di Mina mi riguarda!” Cinzia canta Mina di scena al teatro di Gradisca d’Isonzo
Lo spettacolo dedicato alla regina della musica leggera italiana venerdì 3 ottobre ad ingresso gratuito. L’intervista alla protagonista Cinzia Borsatti

GRADISCA D’ISONZO – Mina, i suoi gesti. Mina, la sua voce. Mina, il suo essere donna. Mina, nessuna come lei. Mina, generazioni su generazioni. Mina, che anni gli anni di Mina. Mina, per sempre Mina.
Mina, per sempre, s’accennava: “la mia non è stata una scelta votata al successo, trattandosi della più grande interprete della musica italiana, bensì guidata da un istinto molto pronunciato e in questo istinto vive il motivo per cui Mina continua ad affascinare a distanza di sessant’anni! La sua magia è da ricercarsi nel connubio tra diversi elementi fondamentali per la creazione di un mito della canzone: il messaggio del testo, l’arrangiamento musicale, il personaggio e naturalmente l’interpretazione. Questo connubio – dicevo – eccita i sensi, li stimola, e provoca quella giusta suggestione che porta ad amarla, fino a… mitizzarla!”
E così, ad oltre tredici anni dalla creazione del progetto – sempre in continua evoluzione, proprio come la carriera della Tigre di Cremona – approda anche sul palco del Nuovo Teatro di Gradisca d’Isonzo “Cinzia canta Mina”, di e con Cinzia Borsatti, che ci ha confidato nel merito segreti, aneddoti e… curiosità. Ma non tutte, sia chiaro.
Mina, averla addosso: “il fascino di Mina persiste come un profumo, classico, potente, e che viene continuamente alimentato. Calpesto il palcoscenico da quando avevo sei anni: mi ci mise mia madre, salvandomi così la vita; poi come nelle storie che si rispettino ho iniziato cantando sotto la doccia!” ci confida l’interprete, gradese di nascita, che annovera vari premi a livello regionale e nazionale quali la recente corona alla prima edizione del Festival della canzone d’Amore – Premio San Valentino di Chianciano Terme, vincendo con un brano di Modugno.
Mina, come me: “a volte ho l’impressione che le canzoni di Mina siano state scritte per me” intercala CB, rincarando “non ho scelto Mina – lo dico sempre – è stata Mina che ha scelto me! Perchè mentre la ascoltavo mi ricercavo, sondavo il mio equilibrio, me stessa, nella voce e nelle parole: episodi, ricordi intrinsechi che tiri fuori grazie alle canzoni, e le sue canzoni erano stesure in cui riconoscevo esperienze che avevo vissuto o avrei vissuto in futuro, e che quindi già sentivo come mie.”
Domanda: sapete che cos’è la fisiognomica? Trattasi, da manuale, dell’arte di dedurre il carattere psicologico e morale di una persona dall’aspetto fisico, in particolare da lineamenti ed espressioni facciali. Nel caso di Cinzia pochi dubbi: sul suo volto, c’era già una somiglianza firmata dal destino, “e che mi fa parecchio sorridere!” come confessa la nostra.
L’importante… è la canzone: “L’importante è finire, censurata in quegli anni, per intuizione, perchè sembrava invece però – ci siamo capiti!, è una delle colonne che porto in scena” prosegue anticipando qualche perla dalla scaletta, “e poi Insieme, scritta da Mogol e Battisti e regalata da questi per il suo trentesimo compleanno!” e brano davvero impegnativo da cantare, aggiungiamo noi. “E’ una canzone in cui ritrovo tutto ciò di cui ho bisogno per interpretare al meglio un brano: l’intonazione, il respiro, il senso delle parole: testi chiari, semplici ed efficaci, stesi su melodie eccellenti, come solo i parolieri di quell’epoca irripetibile sapevano fare. E poi, c’è una traccia meno conosciuta ma che ho voluto proporre al pubblico proprio per riscoprirla dal titolo Senza Fiato, un pezzo molto tosto, e che ho anche registrato sul mio canale Youtube.”
Un rapimento mistico e sensuale: “una scossa elettrica che mi trapassa, un brivido lungo la schiena, sento che tutto mi lega ad ogni canzone che porto, il dolore sopra ogni cosa: trasporto, tradimenti, una sorta di rapimento” CB si estranea per un attimo descrivendosi, in questa sua passione che è vita.
Cinzia, Mina, aneddoti: “nello storytelling, che intervalla e conferisce ritmo e pause allo spettacolo, inserisco curiosità tra Mina e la musica, episodi della sua vita, aneddoti divertenti, esilaranti, in assoluto il rapporto con Cristiano, Malgioglio. Ma non ci sono episodi autobiografici perchè ogni canzone di Mina mi riguarda, non si tratta di impersonificazione o peggio imitazione, anzi, la mia non è una recita, e la riprova sta nel fatto che dal 2012 – anno della prima di CcM – il pubblico si è formato sempre di più, la risposta che mi da la gente è la ricchezza più importante di quest’esperienza, il fatto che mi riconoscano, mi chiamino, sorridano… è la cosa più bella!” il commiato dell’artista con appuntamento per la serata di venerdì.
In agenda: Cinzia canta Mina
venerdì 3 ottobre alle ore 20.45 al Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo di via Ciotti, 1
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Info e prenotazioni: Ufficio IAT – Pro Loco Gradisca
Tel. 0481960624 – cell. 3383968204
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