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Maltempo, piano da 5,5 milioni per mettere in sicurezza Latisana, Aquileia e Lignano
La Protezione civile del FVG vara un piano da 5,5 mln per Latisana, Aquileia e Lignano: potenziate idrovore, reti fognarie e coordinamento idraulico in aree critiche

Un tavolo operativo si è riunito il 29 settembre 2025 nella sede della Protezione civile di Palmanova per definire interventi urgenti dopo le recenti ondate di maltempo. Presenti l’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, i sindaci di Latisana (Lanfranco Sette) e Aquileia (Emanuele Zorino), con i vertici del Consorzio di bonifica Pianura Friulana (Rosanna Clocchiatti) e del Cafc (Salvatore Benigno), affiancati dai tecnici.
La strategia: sicurezza e coordinamento
«Il compito della Protezione civile è garantire la sicurezza del territorio in situazioni eccezionali», ha sottolineato Riccardi. Il metodo scelto punta su misure puntuali e immediate, coordinate dalla Protezione civile e condivise con Comuni, Consorzio e Cafc, per ridurre i rischi e salvaguardare le comunità locali.

L’assessore regionale Riccardo Riccardi con i sindaci di Aquileia, Emanuele Zorino, di Latisana, Lanfranco Sette, e il direttore generale della Protezione civile Amedeo Aristei
L’investimento complessivo
La prima stima delle opere sfiora 5,5 milioni di euro:
- Latisana: circa 2 milioni di euro.
- Aquileia: circa 500 mila euro.
- Lignano Sabbiadoro: circa 3 milioni di euro per migliorare il coordinamento del sistema idraulico nell’area latisanese–lignanese.
Le risorse saranno ripartite tra Consorzio di bonifica Pianura Friulana e Cafc in base alle rispettive competenze.
I cantieri nei punti critici
Gli interventi si concentreranno dove si sono registrate le maggiori criticità:
- Pertegada e Aprilia Marittima: opere dedicate alla mitigazione del rischio allagamenti in aree con molti scantinati e reti fognarie stressate, soprattutto con venti di scirocco.
- Bevazzana: ulteriori adeguamenti idraulici per aumentare la resilienza delle reti.
- Aquileia (canale Tullia): ammodernamento del sistema idraulico e potenziamento della portata dell’idrovora, nodo cruciale per lo smaltimento delle acque.
Perché serve agire ora
L’area bassa friulana è esposta a piene improvvise, maree sostenute e spinte di risalita in concomitanza con lo scirocco. Rafforzare l’idraulica di difesa significa ridurre tempi di ristagno, proteggere abitazioni e attività economiche e stabilizzare le reti di fognatura mista nelle località costiere e di foce.
Governance e tempi
Il pacchetto di opere verrà affinato entro la settimana, quando la Regione aggiornerà l’elenco degli interventi puntuali e dei fabbisogni. Obiettivo: inserire le misure nelle prossime manovre di bilancio e assicurare cantierabilità rapida nelle aree prioritarie.
Impatto atteso sul territorio
Con l’attuazione del piano, Latisana, Aquileia e Lignano Sabbiadoro potranno contare su una maggiore capacità di pompaggio e smaltimento delle acque meteoriche, delle reti più efficienti nelle zone urbane più fragili e un coordinamento operativo rafforzato tra Protezione civile, Comuni, Consorzio e Cafc.
L’obiettivo è costruire una difesa multilivello capace di reggere eventi più intensi e frequenti, in linea con le nuove dinamiche climatiche che interessano il Friuli-Venezia Giulia.
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