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Parità di genere, il FVG punta su innovazione sociale e dialogo con le parti

Rosolen: «La parità di genere richiede una visione complessiva, non interventi isolati. Servono riforme su previdenza e maternità e un cambio culturale per consolidare l’autorevolezza femminile nel lavoro»

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Parità di genere
Parità di genere (© Depositphotos)

«Il tema della parità di genere non va affrontato con interventi parcellizzati, ma inserito in una visione generale di società». Con queste parole l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen ha aperto il suo intervento a Udine durante la tavola rotonda “Contrattare la parità. Obiettivi e strumenti”, promossa dalla Femca Cisl.

Rosolen ha richiamato la necessità di agire su più fronti – dal sistema previdenziale al diritto del lavoro e dell’impresa – per creare un contesto realmente equo, capace di sostenere l’innovazione sociale e la partecipazione dei lavoratori.

L’impegno della Regione Friuli-Venezia Giulia

Nel suo intervento, l’assessore ha ricordato che nel disegno di legge sull’innovazione sociale, attualmente in discussione in Consiglio regionale, la parità di genere è trattata come parte integrante di un percorso complessivo di trasformazione. «L’Amministrazione regionale – ha evidenziato Rosolen – continua a confermare la propria disponibilità a condividere proposte con le parti sociali, datoriali e sindacali, per promuovere politiche del lavoro inclusive e sostenibili».

Un momento della tavola rotonda organizzato dalla Femca Cisl

Un momento della tavola rotonda organizzato dalla Femca Cisl

Dati incoraggianti, ma la strada è ancora lunga

Rosolen ha invitato a monitorare costantemente la situazione del gender gap nel mondo del lavoro, sottolineando i progressi ottenuti: «Il divario di genere è passato da oltre il 36% della fine degli anni ’90 a poco più dell’11% all’inizio di quest’anno». Un risultato significativo, che però non deve indurre a fermarsi. «Il mondo del lavoro è cambiato e continua a cambiare – ha spiegato l’assessore – ma serve ancora molto impegno per consolidare la presenza e l’autorevolezza femminile».

Cambiamento culturale necessario

Pur riconoscendo l’importanza della certificazione di parità di genere, Rosolen ha avvertito: «Non deve essere solo un bollino per le aziende. Serve un cambio di passo culturale».
Secondo l’assessore, il superamento delle disuguaglianze deve passare per interventi duraturi e strutturali, che coinvolgano tutti gli ambiti della società, dal lavoro alla famiglia, dalla formazione alla rappresentanza.

Le priorità: previdenza e maternità

In chiusura, Rosolen ha ricordato l’impegno della Regione Friuli-Venezia Giulia nel sostenere la partecipazione femminile al lavoro con investimenti mirati e progetti di formazione. Tuttavia, ha anche segnalato la necessità di affrontare con urgenza alcuni nodi di competenza nazionale: «Serve intervenire sul sistema previdenziale e sui meccanismi salariali a supporto delle donne durante l’astensione obbligatoria e facoltativa per maternità», ha concluso l’assessore, ribadendo che la vera parità passa da politiche coordinate, visione e cultura condivisa.

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