CalcioUdine
Tanti gol subiti e poche certezze: Runjaic deve correre ai ripari
Udinese, difesa fragile: troppi gol subiti e poche certezze in casa. Runjaic studia le soluzioni per ritrovare equilibrio e solidità

Il pareggio contro il Cagliari lascia un sapore amaro in casa bianconera. Le occasioni sprecate nel finale e la consapevolezza di una gara gestita a metà rendono evidente un problema che ormai accompagna l’Udinese da inizio stagione: la difficoltà nel mantenere la porta inviolata. La squadra di Runjaic, infatti, è riuscita a non subire reti soltanto contro Carrarese e Pisa, mentre nelle altre sei gare tra campionato e coppa ha sempre incassato gol. Un trend che pesa sul morale e sulla classifica.
Numeri che preoccupano
L’ultima vittoria casalinga risale al 3 marzo 2025 contro il Parma (1-0). Da allora, il muro difensivo friulano sembra essersi sgretolato: anche nei match interni più equilibrati, almeno un gol è arrivato.
I dati raccontano una fragilità costante: 9 reti subite in 6 partite di campionato, con una media di quasi due a gara. Peggio hanno fatto solo Pisa, Torino e Lecce. Non solo: l’Udinese è terza per ammonizioni (14) dietro Genoa e Como e ha già commesso 75 falli. Numeri che sottolineano una certa fatica nel proteggersi con ordine.
Anche sul piano delle occasioni concesse, la difesa bianconera arranca: 10 tiri subiti in media a partita, con picchi contro Sassuolo (11), Palermo (13) e Milan (13).
L’ultima prova di forza risale addirittura alla vittoria contro l’Inter per 2-1, l’unica prestazione davvero “granitica” degli ultimi mesi.
Tra partenze e incertezze
La partenza del leader Bijol ha lasciato un vuoto pesante. I giovani difensori arrivati per sostituirlo mostrano impegno ma anche inesperienza.
A preoccupare, però, è soprattutto la situazione tra i pali: Sava, portiere rivelazione dello scorso inverno, appare meno sicuro. Le sue difficoltà con i piedi e alcune indecisioni in uscita hanno creato situazioni rischiose. Dopo la sosta, Okoye tornerà titolare, nella speranza di dare maggiore stabilità al reparto.
Reparto da ricostruire
Il tecnico Runjaic continua a puntare sulla difesa a tre, con Solet come unico punto fermo. Kristensen, attualmente infortunato, aveva mostrato segnali di crescita, mentre Bertola e Goglichidze sono ancora in fase di adattamento.
Dalle fasce arrivano ulteriori incertezze: Zemura e Kamara garantiscono corsa ma poca precisione in copertura; Zanoli non ha ancora convinto. Le occasioni avversarie nascono spesso da cross laterali o da palloni persi in uscita, come avvenuto contro Milan e Sassuolo.
Un problema di concentrazione, non di qualità
Più che un problema strutturale, sembra una questione di attenzione e coordinamento. L’Udinese ha le qualità per migliorare, ma deve lavorare sulle letture difensive e sulla gestione dei momenti chiave.
Runjaic lo sa: per tornare competitiva, la squadra deve invertire i numeri e ritrovare la compattezza che ha fatto la sua forza negli anni passati.
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