Cronaca & AttualitàRegione FVG
Coordinamento regionale delle Polizie locali, Trieste capofila del progetto FVG
Firmato l’accordo tra Regione FVG e Comune di Trieste per il coordinamento regionale delle Polizie locali: obiettivo omogeneità dei servizi, efficienza e collaborazione tra enti, operativo dal 2026

Il Friuli-Venezia Giulia compie un passo importante verso una gestione più efficiente e integrata della sicurezza locale. È stato infatti firmato oggi l’accordo tra Regione FVG e Comune di Trieste per l’attuazione del coordinamento regionale delle Polizie locali, progetto che trova fondamento nella legge del 2021 e che punta a garantire omogeneità dei servizi e maggiore cooperazione su tutto il territorio.
L’intesa, sottoscritta dall’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Sicurezza Pierpaolo Roberti e dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, rappresenta una svolta organizzativa che mira a superare frammentazioni e differenze operative tra i diversi corpi di Polizia locale attivi nelle città e nei piccoli comuni.
Trieste capofila del nuovo coordinamento
Il Comune di Trieste sarà il fulcro del nuovo sistema, grazie alla presenza di una struttura organizzativa solida e di una sala operativa attiva 24 ore su 24, guidata dal comandante Walter Milocchi. Come ha sottolineato l’assessore Roberti, «non si tratta di una regionalizzazione, ma di un coordinamento che lascia intatta l’autonomia delle singole Polizie locali», consentendo al contempo di mettere a disposizione risorse e competenze in modo rapido ed efficace.
Condivisione di competenze e risorse
Il progetto punta a valorizzare le specializzazioni già presenti nel territorio regionale, mettendo “a fattor comune” professionalità e strumenti.
Saranno coinvolte in rete le diverse unità di:
- Polizia ambientale;
- Polizia giudiziaria;
- Unità cinofile;
- Servizi dedicati alla tutela delle vittime di violenza domestica.
Questo permetterà anche ai comuni più piccoli, spesso privi di un corpo di Polizia locale autonomo o con organici ridotti, di usufruire di personale qualificato da altre sedi. Gli interventi potranno così essere attivati senza lungaggini burocratiche e con copertura finanziaria a carico della Regione, garantendo tempi rapidi e uniformità d’azione in caso di eventi pubblici, emergenze o calamità naturali.
Operatività dal 2026
L’accordo, della durata di cinque anni, entrerà a pieno regime all’inizio del 2026, una volta completata l’adesione da parte dei restanti enti locali del Friuli-Venezia Giulia. Nel frattempo, la Regione promuoverà incontri e tavoli tecnici per accompagnare i Comuni nel percorso di adesione e coordinamento operativo.
Come ha concluso Roberti, «questo progetto rappresenta un salto di qualità nella gestione della sicurezza locale, unendo forze e competenze nel rispetto dell’autonomia territoriale».
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