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Retegui trascina l’Italia, vittoria 3-0 su Israele. Fedriga e Roberti condannano le violenze
Italia–Israele 3-0 a Udine. In città tensioni durante un corteo: Fedriga e Roberti esprimono solidarietà a Forze dell’ordine e giornalisti, condannano le violenze e invocano dialogo democratico

L’Italia ha battuto Israele 3-0 al Bluenergy Stadium di Udine (reti di Retegui – doppietta – e Mancini), blindando almeno lo spareggio Mondiale 2026 e regalando al pubblico una vittoria netta. La gara si è disputata in un contesto ad alto impatto di ordine pubblico per le manifestazioni in città.
Solidarietà del presidente Fedriga a Forze dell’ordine e giornalisti
«Massima vicinanza e gratitudine alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine, che stanno garantendo l’ordine pubblico in una situazione difficile, e a tutti gli operatori dell’informazione impegnati a raccontare ciò che dovrebbe essere solo un momento di sport». Con queste parole il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha espresso la propria solidarietà dopo gli scontri avvenuti a Udine durante il corteo pro-Palestina, condannando «ogni forma di violenza e di attacco».
Roberti: “Stop alle violenze, servono strumenti adeguati”
Sulla stessa linea l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, che ha rivolto «la più convinta solidarietà e vicinanza alle Forze dell’ordine», sottolineando la professionalità dimostrata «nel gestire con fermezza e responsabilità situazioni di forte tensione». Roberti ha aggiunto che «episodi come quelli di Udine non possono essere tollerati» e ha invocato «un impegno straordinario, con strumenti adeguati, per contrastare i professionisti degli scontri»: persone che cercano deliberatamente il confronto violento, «estranee al diritto di manifestare pacificamente».
L’appello alla politica: riportare il confronto sul dialogo democratico
In chiusura, Roberti ha rivolto un appello alla politica: «smettere di cavalcare le piazze e riportare il confronto sui binari del dialogo democratico e del rispetto delle istituzioni». Un richiamo che, nel contesto di una serata in cui il calcio avrebbe dovuto catalizzare l’attenzione, invita a disinnescare l’escalation e a preservare la sicurezza e la libertà di informazione.
Il contesto cittadino: tifo, presidii e informazione
La vittoria azzurra è arrivata mentre Udine viveva ore complesse tra presidi di sicurezza, cortei e l’operato costante dei cronisti sul campo. In questo quadro, le parole di Fedriga e Roberti si inseriscono come presa di posizione istituzionale a tutela di chi garantisce ordine pubblico e diritto di cronaca durante eventi di forte impatto mediatico. Nel dopo-partita, resta il messaggio: no alla violenza, sì al confronto civile e alla responsabilità di tutti gli attori in campo, dentro e fuori lo stadio.
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