Salute
Mammografia con contrasto a Cattinara: cos’è e come funziona
Alla Radiologia Senologica di Cattinara arriva la mammografia con contrasto e il software per biopsie CEM, grazie ai fondi del progetto europeo MYPEBS

Alla Radiologia Senologica di Cattinara è attiva da circa un anno la mammografia con mezzo di contrasto (Contrast-Enhanced Mammography, CEM), una metodica che unisce la mammografia digitale alla somministrazione di un contrasto iodato per evidenziare la vascolarizzazione sospetta delle lesioni.
L’introduzione di questa tecnologia ha permesso di ridurre l’utilizzo della risonanza magnetica, offrendo benefici sia per le pazienti che per l’organizzazione dei percorsi diagnostici.
Cosa cambia per le pazienti
Grazie alla CEM, le donne possono contare su diagnosi più veloci e su un iter meno complesso. I vantaggi principali sono:
- Tempi più rapidi: appuntamenti e referti disponibili in tempi brevi rispetto alla risonanza magnetica.
- Elevata accuratezza: miglior identificazione delle lesioni dubbie e valutazione più precisa dell’estensione della malattia.
- Percorsi più semplici: tutto in un’unica seduta, con minori spostamenti e tempi di attesa ridotti.
Questa innovazione segna un passo importante nel percorso di prevenzione e diagnosi precoce del tumore al seno, rendendo il servizio più efficiente e vicino alle esigenze delle donne.
Nuovo software per biopsie sotto guida CEM
Da poche settimane, la Radiologia Senologica ha attivato anche un software dedicato alle biopsie sotto guida CEM, che permette di campionare in modo mirato le aree che assumono contrasto, anche quando non sono visibili con le metodiche tradizionali.
Si tratta di un progresso significativo che rafforza la continuità tra imaging e intervento diagnostico, accorciando ulteriormente i tempi per arrivare alla diagnosi istologica e riducendo il numero di esami necessari.
Il contributo di MYPEBS: la ricerca che diventa cura
L’acquisizione del nuovo software è stata possibile grazie ai fondi legati al trial europeo MYPEBS (My Personal Breast Screening), dedicato allo screening personalizzato del tumore della mammella.
Presso ASUGI sono state arruolate oltre 3.000 donne del programma di screening regionale, confermando il ruolo dell’Azienda sanitaria come polo di eccellenza nella ricerca clinica e nella prevenzione oncologica.
“Mettiamo a disposizione delle donne tecnologie che accorciano i tempi decisionali senza rinunciare alla qualità. La sinergia tra assistenza e ricerca ci permette di riportare subito alla pratica clinica i risultati dei grandi studi internazionali”, ha dichiarato il professor M.A. Cova, direttore della SOC Radiologia.
Un grazie a chi rende possibile l’innovazione
ASUGI ha espresso un sentito ringraziamento alle donne che partecipano ai programmi di screening, ai team clinici e a tutto il personale sanitario coinvolto.
Il loro contributo consente di trasformare la ricerca in cura, con ricadute concrete sulla salute e sulla qualità della vita delle pazienti.
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