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220mila euro per rilanciare la via ferrata “Farina del Diavolo” di Villa Santina

La Regione Friuli-Venezia Giulia stanzia 220mila euro per mettere in sicurezza e riaprire la via ferrata “La Farina del Diavolo” di Villa Santina, attrazione turistica chiusa per motivi di sicurezza

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Via ferrata
Via ferrata (© Depositphotos)

La Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia stanzierà 220mila euro per il ripristino e la messa in sicurezza della celebre via ferrata “La Farina del Diavolo”, chiusa da tempo per motivi di sicurezza. L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi nel corso di un incontro con il sindaco di Villa Santina, Domenico Giatti, alla presenza anche dei rappresentanti del Comune di Lauco, da cui si accede alla parte alta del percorso.

Un intervento urgente per un’attrazione simbolo

La via ferrata, tra le più suggestive del territorio, rappresenta un punto di riferimento per escursionisti e appassionati di arrampicata, oltre che un elemento di valorizzazione turistica del Friuli montano.
Tuttavia, le condizioni di precarietà del tracciato ne hanno imposto la chiusura, determinando una perdita sia per la comunità locale che per il comparto turistico.

“Si tratta di un intervento significativo di messa in sicurezza e di ripristino, finalizzato a garantire una migliore fruibilità di un’infrastruttura che gode di un importante flusso turistico”, ha spiegato Riccardi, sottolineando come la Regione intenda sostenere il rilancio in sicurezza di aree che uniscono ambiente, sport e promozione del territorio.

L'assessore Riccardi e il sindaco Giatti

L’assessore Riccardi e il sindaco Giatti

Studio geologico e opere di mitigazione

Il progetto di recupero, che sarà avviato con un decreto d’urgenza, prevede una prima fase di analisi geologica approfondita del versante, seguita da interventi di mitigazione strutturali e non strutturali.
Tali opere serviranno a garantire la stabilità dei tratti più critici e la protezione dell’area ad uso pubblico, tutelando sia i residenti che i visitatori.

Già nei prossimi giorni verrà redatto il progetto definitivo, mentre la Protezione civile continuerà il confronto con i Comuni di Villa Santina e Lauco per coordinare le azioni di sicurezza anche su altre opere del territorio.

Un investimento per la sicurezza e lo sviluppo del turismo montano

Con questo intervento, la Regione conferma l’impegno nel potenziare la sicurezza delle infrastrutture escursionistiche e nel sostenere il turismo sostenibile nelle aree interne del Friuli-Venezia Giulia.
L’obiettivo è quello di restituire alla comunità e ai visitatori un percorso unico, immerso nella natura e nella storia delle montagne friulane, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.

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