Cronaca & AttualitàRegione FVG
Sicurezza idraulica, avviata la diaframmatura degli argini del Torre e dell’Isonzo
L’opera, da 15 milioni regionali più 80 statali, mira a ridurre il rischio idrogeologico e garantire la sicurezza di 25 Comuni e 219mila abitanti

È ufficialmente partito il cantiere per la diaframmatura degli argini dei fiumi Torre e Isonzo, un intervento di grande rilevanza per la sicurezza idraulica del territorio regionale. Il sopralluogo inaugurale si è tenuto ieri nel Comune di San Canzian d’Isonzo, alla presenza dell’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, insieme ai rappresentanti dei Consorzi di bonifica Pianura Friulana e Venezia Giulia, dell’Autorità di Bacino delle Alpi orientali, delle imprese esecutrici e di numerosi sindaci dei territori interessati.
Scoccimarro: “Opere che salvano vite, non portano consenso”
Nel corso dell’incontro, Scoccimarro ha sottolineato l’importanza dell’opera: “La diaframmatura del Torre e dell’Isonzo è una di quelle opere che non portano consenso elettorale ma salvano vite e tutelano le nostre comunità. È fondamentale per mettere in sicurezza dalle piene improvvise un’area densamente popolata, tanto più oggi, in un contesto di mutamento climatico che rende sempre più imprevedibili gli eventi meteorologici estremi. Per questo è necessario investire sulla prevenzione”.
Un investimento da oltre 95 milioni di euro complessivi

Il sopralluogo che ha formalmente dato l’avvio dell’intervento di diaframmatura degli argini del fiume Isonzo
Il progetto, progettato e realizzato dal Consorzio di bonifica Pianura friulana su delega della Regione, prevede un investimento di 15 milioni di euro di risorse regionali, che si aggiungono agli 80 milioni di fondi FSC statali, stanziati nell’ambito dell’accordo Stato-Regione per la difesa del suolo e la tutela ambientale.
Scoccimarro ha rimarcato come si tratti di “fondi rilevanti che consentiranno di portare a termine un intervento indispensabile per guardare con serenità al futuro del nostro territorio”.
Le aree interessate e la durata dei lavori
I primi due stralci dell’opera riguardano la sponda sinistra del fiume Isonzo, tra il ponte sulla SR 14 a nord e quello sulla SP 19 a sud, per un’estensione di oltre 5 chilometri. Il completamento è previsto entro il 2026.
I lavori sono complementari al canale scolmatore del Cormor, che dovrà scaricare 100 metri cubi al secondo nel torrente Torre, migliorando la sicurezza idraulica di un’area che comprende 25 Comuni e 219mila abitanti.
Una rete di collaborazione per la sicurezza del territorio
Il sopralluogo ha rappresentato anche un momento di confronto tra istituzioni, tecnici e amministratori locali, tutti uniti nel perseguire un obiettivo comune: ridurre il rischio idrogeologico e garantire la sicurezza delle persone e delle infrastrutture.
Come ha ribadito Scoccimarro, “la difesa del territorio è una priorità assoluta della Regione Friuli-Venezia Giulia e passa attraverso opere strutturali come questa, che permettono di prevenire emergenze e danni futuri”.
Continua a leggere le notizie di Diario FVG e segui la nostra pagina Facebook

You must be logged in to post a comment Login