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Maltempo FVG: allerta prorogata, emergenza regionale e 300 evacuati

Allerta prorogata e emergenza regionale: il maltempo mette in ginocchio il FVG tra dispersi, evacuati e soccorritori in azione.

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La sala operativa della Protezione civile con l'assessore Riccardo Riccardi (a destra nella foto)
La sala operativa della Protezione civile con l'assessore Riccardo Riccardi (a destra nella foto)

Il Friuli-Venezia Giulia continua a fare i conti con il maltempo, che nelle ultime ore ha messo a dura prova intere comunità. L’assessore alla Protezione civile Riccardo Riccardi ha confermato che l’allerta è stata prorogata fino alle 12 di domani, mantenendo il livello arancione sull’Isontino, sul Medio Friuli e sulla Bassa Friulana, e il livello giallo sull’Alto Friuli. Pur in un quadro ancora difficile, le previsioni mostrano segnali incoraggianti: nelle prossime ore si attendono rovesci e temporali sparsi, meno violenti rispetto alla scorsa notte, mentre per domani è prevista la cessazione delle piogge, condizione che potrebbe finalmente agevolare gli interventi di ripristino.

Soccorritori ovunque: una risposta orchestrata minuto per minuto

«Seguiamo minuto per minuto la situazione», ha spiegato Riccardi, sottolineando come la macchina dell’emergenza sia pienamente attiva su tutto il territorio. La Protezione civile regionale sta operando in stretto coordinamento con Vigili del fuoco, Forze dell’ordine, Comuni e una vasta rete di volontari, impegnati a sostenere le popolazioni afflitte dai danni maggiori. Le zone più colpite restano Brazzano di Cormons e Versa, due realtà che in queste ore stanno vivendo una pressione enorme a causa delle esondazioni e delle difficoltà di accesso alle abitazioni.

Emergenza regionale e richiesta di mobilitazione nazionale

La Regione ha dichiarato formalmente la stato di emergenza regionale, chiedendo contestualmente la mobilitazione nazionale per ottenere supporto da altre Regioni. Riccardi ha messo al centro dell’attenzione la priorità assoluta: le persone. A Brazzano di Cormons si continua a cercare due dispersi, mentre a Versa la situazione è estremamente critica dopo l’esondazione del Torre e dello Judrio, che ha costretto circa trecento residenti a lasciare le proprie abitazioni e a cercare una sistemazione alternativa per le prossime ore.

300 evacuati tra acqua, paura e solidarietà

A Versa il maltempo ha mostrato il suo volto peggiore. Le esondazioni hanno invaso strade, cortili e abitazioni, costringendo centinaia di persone a uscire dalle loro case. La Protezione civile, in costante contatto con i sindaci, sta predisponendo palestre attrezzate con brandine, spazi riscaldati e servizi essenziali per accogliere chi non potrà rientrare rapidamente. L’ANA sta organizzando in queste ore la preparazione dei pasti, garantendo sostegno immediato a quanti hanno dovuto abbandonare tutto in pochi minuti. È un momento difficile, in cui la solidarietà e la capacità organizzativa diventano indispensabili.

Lo scirocco che ha rallentato la perturbazione

Riccardi ha spiegato che l’ondata di maltempo era attesa, ma non con questa intensità. A rendere più devastante l’impatto è stato lo scirocco, che ha rallentato il movimento della perturbazione trattenendola sulle stesse aree per un tempo prolungato. Le precipitazioni hanno così colpito ripetutamente gli stessi territori, amplificando i fenomeni di piena ed esondazione. Per valutare da vicino la situazione, l’assessore è decollato poco prima di mezzogiorno con l’elicottero della Protezione civile, sorvolando le zone più colpite per una ricognizione dall’alto utile a coordinare ulteriori interventi.

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