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Viabilità, 62 milioni per accelerare la Tangenziale Sud di Udine

Firmato il rinnovo dell’Accordo per il II lotto della Tangenziale Sud di Udine. Conclusione della progettazione, avvio degli espropri e gara nel 2026. Previsti cantieri dal 2027 e importanti interventi di mitigazione ambientale

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Firmato il rinnovo dell’Accordo per il II lotto della Tangenziale Sud di Udine
Firmato il rinnovo dell’Accordo per il II lotto della Tangenziale Sud di Udine

La Tangenziale Sud di Udine compie un passo decisivo verso la realizzazione del II lotto, grazie alla firma dell’Atto di rinnovo dell’Accordo di programma tra la Regione Friuli-Venezia Giulia e i Comuni di Basiliano, Campoformido, Lestizza e Pozzuolo del Friuli. Un passaggio chiave per un’infrastruttura attesa da decenni e considerata fondamentale per la mobilità dell’area udinese e dell’intero sistema regionale.

Un collegamento strategico per fluidificare l’ingresso a Udine

L’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Cristina Amirante ha ribadito come l’opera rappresenti una risposta concreta a uno dei nodi più critici della viabilità del Friuli-Venezia Giulia: «La Tangenziale Sud di Udine è un’opera strategica che risolve l’ingresso alla città dall’area udinese, alleggerendo i territori dal traffico pesante e restituendo salute, sicurezza e competitività».

Il nuovo collegamento diretto tra il casello di Udine Sud e il sistema delle tangenziali consentirà di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza e gli impatti sulle comunità attraversate.

Progettazione definitiva aggiornata e prescrizioni Via recepite

La firma del rinnovo dell’Accordo permette ora di procedere alla conclusione della progettazione definitiva, che integra tutte le prescrizioni emerse dalla Valutazione di impatto ambientale (Via) nazionale. Un iter complesso, condizionato dall’integrazione dei piani di gestione del rischio alluvionale, dai vincoli ambientali stringenti e dalla necessità di predisporre opere idrauliche di mitigazione e compensazione.

Il progetto aggiornato prevede infatti bacini di laminazione, sistemi di regimazione delle acque, interventi sui prati stabili e il ripristino delle superfici permeabili, elementi sempre più cruciali in un contesto climatico caratterizzato da eventi estremi.

Una fase dell'incontro tra i 4 sindaci dei comuni coinvolti e l'assessore Cristina Amirante

Una fase dell’incontro tra i 4 sindaci dei comuni coinvolti e l’assessore Cristina Amirante

Espropri e risorse aggiuntive, 62 milioni per coprire i costi

Parallelamente, la stipula dell’Atto consente di attivare la fase dedicata agli espropri, indispensabile per aprire i cantieri. La Regione ha già stanziato 62 milioni di euro nel bilancio annuale, cifra necessaria per coprire l’aumento dei prezzi di materiali e opere e le opere idrauliche aggiuntive richieste dalla Via.

Cronoprogramma: gara nel 2026, cantieri nel 2027

L’assessore Amirante ha illustrato le principali tappe previste:

  • Primavera 2026: pubblicazione della gara per l’appalto integrato, che affiderà la redazione del progetto esecutivo e l’esecuzione dei lavori;
  • Metà 2027: avvio dei cantieri;
  • Durata stimata dei lavori: 4 anni.

Una programmazione che punta a garantire tempi certi e opere realizzate in sicurezza.

Interventi compensativi a beneficio dei territori

La Tangenziale Sud non è solo un’infrastruttura di collegamento, ma anche uno strumento di riqualificazione della viabilità locale.
Saranno infatti realizzati interventi compensativi per restituire alle strade comunali una funzione più coerente con la vita quotidiana dei paesi, oggi appesantiti dal traffico di attraversamento.

Le compensazioni interesseranno la mobilità locale, la riduzione del traffico pesante, la tutela ambientale e la sicurezza idraulica.

Un’opera che ridisegna la mobilità del Friuli-Venezia Giulia

La Tangenziale Sud nasce anche dall’esigenza di riorganizzare i flussi lungo la statale 13 “Pontebbana”, rendendola più aderente a una funzione territoriale e meno di “grande scorrimento”. Il nuovo tracciato migliorerà la connessione tra Udine, Pordenone, il Veneto e il resto d’Italia, contribuendo a un sistema infrastrutturale più moderno, efficiente e competitivo.

Amirante ha voluto ringraziare i sindaci dei Comuni coinvolti e la società Autostrade Alto Adriatico per il contributo tecnico e il dialogo costante: «Questo passaggio conferma una volontà condivisa di avanzare con un’opera attesa da decenni, prioritaria per lo sviluppo e la qualità della vita del territorio».

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