Cronaca & Attualità
Legambiente premia e critica il Friuli-Venezia Giulia
FVG premiato da Legambiente per i suoi progetti montani sostenibili, ma anche criticato per scelte infrastrutturali controverse

Il Friuli Venezia Giulia conquista il primato nazionale delle bandiere verdi di Legambiente, pari merito con il Piemonte. Il riconoscimento va alle realtà che valorizzano le montagne e contrastano lo spopolamento attraverso cultura, turismo e sostenibilità ambientale.
Tra queste, l’associazione Oplon di Tramonti di Mezzo, laboratorio sperimentale che attiva progetti sociali, culturali e ambientali. A Tarcento, Casa Langher è un rifugio culturale dedicato ad Alexander Langer, che punta al dialogo tra territori. A Clavais, il Dominio Civico è un’associazione di residenti che recuperano sentieri e spazi naturali. Infine, a Tarvisio, il progetto Lince Italia unisce cacciatori, agricoltori e ambientalisti in un’alleanza per il territorio.
Il rovescio della medaglia: tre bandiere nere al FVG
Parallelamente, Legambiente assegna tre bandiere nere al FVG, criticando pesantemente alcuni progetti. Il Comune di Trieste viene segnalato per l’ovovia, ritenuta priva di visione strategica sulla mobilità sostenibile. Il Consorzio di bonifica pianura friulana riceve una bandiera nera per il progetto condotta Sade, per la scarsa gestione della risorsa idrica. Infine, l’Assessorato regionale alle Risorse agroalimentari viene criticato per il regolamento sulla viabilità montana, che favorirebbe la costruzione di strade in habitat fragili.
Il rapporto di Legambiente rivela così una regione in bilico tra innovazione ambientale e progetti discutibili.
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