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Lavoro domestico in FVG, nuovi dati e interventi regionali

Lavoro domestico in Friuli-Venezia Giulia: sfide demografiche e nuove politiche regionali al centro del convegno a Trieste

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Un momento del convegno "Il lavoro domestico in Italia e in Friuli-Venezia Giulia" a Trieste

Il convegno intitolato “Il lavoro domestico in Italia e in Friuli-Venezia Giulia”, tenutosi oggi a Trieste presso il Palazzo della Regione, ha fornito dati importanti sulla situazione regionale e nazionale del settore. A introdurre i lavori è stata l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, che ha sottolineato la necessità di una risposta coordinata alle esigenze familiari e lavorative in rapida evoluzione.

I numeri chiave del lavoro domestico

Secondo i dati presentati dall’Osservatorio nazionale Domina e dall’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, il 95% degli occupati nel settore domestico è rappresentato da donne, con una significativa componente di lavoratori stranieri (il 75%, prevalentemente da Romania, Ucraina e Georgia). Nel 2024, in regione sono state registrate 13.131 assunzioni, di cui 9.779 a tempo indeterminato. Il picco storico risale al 2020, in concomitanza con la pandemia, con 14.756 assunzioni totali.

Sfide e risposte della Regione

Durante l’incontro, Rosolen ha posto particolare attenzione sulla complessità demografica e sociale che influisce direttamente su famiglia, formazione e lavoro. “Abbiamo affrontato il tema in maniera trasversale – ha affermato – con misure mirate, tra cui la legge regionale sulla famiglia, il consolidamento del servizio Si.con.te e nuove proposte formative per professionalizzare ulteriormente il settore domestico”.

Stabilizzazione e nuove opportunità formative

Tra le principali azioni ricordate dall’assessore Rosolen spicca la stabilizzazione del servizio regionale Si.con.te, nato per supportare le famiglie nella gestione delle esigenze quotidiane e lavorative. Parallelamente, attraverso la recente legge regionale sulla formazione, sono stati introdotti nuovi profili professionali e percorsi formativi ad hoc per migliorare la qualità del lavoro domestico, rispondendo così ai bisogni concreti delle famiglie.

Innovazione sociale e diversificazione territoriale

Al convegno è stata inoltre annunciata una nuova norma regionale dedicata all’innovazione sociale, volta a intervenire sulle differenti esigenze delle aree interne e urbane, con particolare riferimento alla tipologia dei contratti e alle condizioni di lavoro. Una misura destinata a rispondere in maniera efficace alle specificità territoriali del Friuli-Venezia Giulia.

Ricollocamento e dinamiche occupazionali

Interessanti i dati sul ricollocamento: nel 2023 il 52% degli operatori domestici ha trovato una nuova occupazione entro un anno dalla cessazione del rapporto lavorativo. Le principali cause di interruzione sono state licenziamenti per giustificato motivo (41,7%) e dimissioni volontarie (23,7%). Numeri che sottolineano ancora una volta l’importanza di interventi mirati per garantire stabilità e crescita in un settore sempre più essenziale.

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