Cronaca & Attualità
La Consulta boccia il terzo mandato: Fedriga nel mirino delle opposizioni
La Corte costituzionale dichiara illegittimo il terzo mandato per i governatori regionali: opposizione all’attacco in Fvg

La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la legge della Regione Campania che consentiva un terzo mandato consecutivo al presidente della Giunta regionale. La decisione, contenuta nella sentenza n. 64 del 9 aprile 2024, stabilisce che tale possibilità viola un principio fondamentale della materia elettorale, secondo quanto sancito dall’articolo 122, primo comma, della Costituzione.
La Consulta ha dunque sottolineato l’esistenza di limiti chiari e vincolanti per le Regioni a statuto ordinario, ribadendo che il divieto del terzo mandato è un pilastro democratico dell’alternanza. Il pronunciamento ha generato un’ondata di reazioni anche in Friuli-Venezia Giulia, dove la questione è particolarmente sentita vista la posizione dell’attuale presidente Massimiliano Fedriga, il quale non ha escluso una possibile terza ricandidatura.
Fedriga e la “deroga” del Friuli-Venezia Giulia
Va ricordato che, a differenza della Campania, il Friuli-Venezia Giulia è una Regione a statuto speciale e non soggetta automaticamente alle medesime limitazioni. Ciò significa che, almeno formalmente, Fedriga potrebbe ricandidarsi per un terzo mandato. Tuttavia, il pronunciamento della Corte costituzionale è stato colto al volo dalle opposizioni per riaccendere la polemica politica.
Il Pd attacca: “Fedriga torni alla realtà”
Caterina Conti, segretaria regionale del Partito Democratico Fvg, ha lanciato un duro affondo: “Il presidente Fedriga prenda atto di quanto dichiarato dalla Corte costituzionale e rispetti anche in Friuli-Venezia Giulia i principi normativi che escludono il terzo mandato. Basta parlare di destini personali: ci sono emergenze concrete da affrontare, come la sanità e il sostegno al mondo produttivo e alle famiglie”.
Conti ha inoltre criticato il dibattito politico attuale: “Fedriga la smetta di blaterare di terzo mandato e ritorno delle province. Chi governa si occupi dei problemi reali”.
Le altre reazioni dell’opposizione
A farsi sentire è stato anche il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, che ha chiesto al presidente di “mettere da parte l’ossessione per il terzo mandato e di concentrarsi sulle priorità della Regione, come la sanità in sofferenza e il settore manifatturiero”.
Anche dal Movimento 5 Stelle sono arrivati commenti soddisfatti. La consigliera Rosaria Capozzi ha dichiarato: “Accogliamo con favore la sentenza della Consulta. È una pietra miliare su un tema che sta animando il dibattito politico per via delle scadenze di mandato di diversi presidenti”.
Un dibattito destinato a proseguire
La sentenza della Corte costituzionale, pur riguardando solo le Regioni a statuto ordinario, ha inevitabilmente riflessi politici anche sul piano nazionale e nelle Regioni a statuto speciale. Il caso Fedriga è emblematico: da un lato, non è formalmente vietato candidarsi una terza volta; dall’altro, si apre un conflitto politico e istituzionale sul significato della rappresentanza democratica e dell’alternanza al potere.
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