MusicaUdine
Udin&jazz 35a edizione: “la volontà di essere protagonisti!”
Herbie Hancock, Fresu & Sosa, Raphael Gualazzi e Jacob Collier (già sold out!) per la settimana più jazz dell’estate

UDINE – “Facciamo due terzi del programma di Umbria Jazz con un decimo del loro budget!” Pronti, via: ed è subito Giancarlo Velliscig show nella conferenza stampa della trentacinquesima edizione di Udin&jazz, uno dei festival in materia più importanti di tutta Italia.
Parterre de roi alla Fondazione Friuli per l’attesa presentazione di Generations, così si intitolerà la rassegna che mette assieme i mostri sacri della musica in controtempo con le nuove promesse: strumentisti, politici, presidenti, giornalisti, Valter Sivilotti e Glauco Venier (in cartellone naturalmente), media partner, sponsor, gioventù, fotografi, appassionati, assessori, commendatori, gran lup man. Ci sono tutti ad ascoltare il verbo dell’incontrastato re del jazz.
“USA, Spagna, Germania, Austria, Slovenia, Croazia e mezza Italia: da qui arriva oltre la metà della prevendite per Jacob Collier, talento mondiale che suona qualsiasi cosa” esulta il patron di Euritmica mentre presenta il già tutto esaurito del concerto del 15 luglio, sottolineando come la presenza del turismo in entrata rappresenti la volontà della città di essere protagonista.
Generazioni, si accennava: Herbie Hancock. Fa impressione solo a nominarlo, a pronunciarlo, a scriverlo. Il giorno successivo ancora venue parco del castello, una delle location più suggestive dell’intera regione. In quintetto, con tutto il meglio – o meglio, un estratto del meglio! – del suo repertorio ultra sessantennale.
Testacoda generazionale: Isaiah Collier (non sono parenti, per la cronaca) con il suo sax urbano, il futuro del jazz, nella serata di domenica 13. Esplode la gioventù anche il sabato successivo (18) con il bassista catalano Vincent Garcia e il nostro Matteo Mancuso, virtuoso chitarrista che ha spellato le mani al Rossetti nella recente esibizione di Ponte a Nordest, progetto di Bollani: “è uno che suona veramente e non fa bodybuilding chitarristico!” precisa Giancarlo come meglio non si potrebbe.
Esercizio di ricerca: provate a trovare un festival jazz nel quale non ci sia Paolo Fresu. Impossibile. Immancabile, eccolo in un progetto ispirato alla sostenibilità (anche questo oggidì imprescindibile, nella fattispecie sul cibo) con l’amico Omar Sosa al piano, in calendario il 14.
Ed ancora Mauro Ottolini, il prestigiatore della musica, Francesco Bearzatti, Raphael Gualazzi con l’Orchestra Naonis, la Zerorchestra alle prese con Frank Capra, Filippo Ieraci e la serata party con la band originale di Amy Winehouse, e non è tutto.
Suggestione letteraria per introdurre il gran finale: in Carte in Tavole, straordinaria pièce di Agatha Christie, l’assassino dichiara il massimo punteggio durante la partita a bridge al fine di creare un’esplosione emotiva, pathos, agitazione e approfittando della distrazione dei compagni di gioco commettere l’omicidio. King Velliscig a fine conferenza dichiara che porterà sul palco di Jacob Collier… Herbie Hancock, che sarà già in città la sera prima, per un duetto a dir poco strepitoso! E’ un bluff?! Impossibile, sarebbe totalmente controproducente. Un omicidio premeditato?! Chi sarà la vittima?!! Beh, bisognerà esserci quella sera per – eventualmente – scoprirlo. Di certo, non sarà la musica, tanto meno il jazz, che – anzi – a scorrere il programma completo di quest’edizione di pare goda di ottima salute.
E per risolvere il caso ci si vede a luglio, dal 12 al 20!
Programma completo, info e biglietti su Udin&jazz 2025
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