Economia & LavoroUdine
Giovanni Da Pozzo confermato presidente di Confcommercio Udine
Giovanni Da Pozzo confermato presidente provinciale di Confcommercio Udine per il quinquennio 2025-2030

Sono stati gli anni del Covid e di una faticosa ripartenza. Ma anche gli anni delle guerre, dell’inflazione, della crisi dei consumi e dell’accelerazione digitale. Un periodo di grande complessità dal quale il Friuli è uscito meglio di altri territori, ha osservato Giovanni Da Pozzo, presidente di Confcommercio provinciale, commentando alcuni dati sulla congiuntura economica nel suo intervento all’assemblea degli eletti, riunita a Villa Trovatore, a Cervignano.
Il filo invisibile di Confcommercio
«In uno dei contesti più difficili del secondo dopoguerra, Confcommercio ha saputo rappresentare al meglio i suoi associati. Nell’anno del rinnovo del mandato, si riparte ora con una squadra che è un mix di esperienza e novità», ha sottolineato Da Pozzo nel riassumere il bilancio del quinquennio 2020-25, introdotto da un filmato che ha raccontato il filo invisibile che lega ogni impresa, ogni difficoltà superata insieme. Il filo di Confcommercio Udine, che da 80 anni tesse la tela del commercio friulano. Un cammino fatto di ascolto, azione, competenza e visione.
I numeri spiegano l’impegno della squadra Confcommercio in questi cinque anni. Solo per citarne alcuni: 73 riunioni per decisioni strategiche, 408 incontri tra assemblee e consigli di categoria dei 28 gruppi dell’associazione. In tema di accesso al credito, 491 pratiche gestite per oltre 13 milioni di euro mobilitati; 175mila cedolini paga elaborati da Servizi Imprese Udine; quasi 19mila partecipanti ai corsi di formazione di Terziaria Cat Udine.
Il ruolo dell’associazione
Rimarcando la forte interlocuzione con la Regione e il ruolo attivo nella nuova legge sul commercio, Da Pozzo ha sottolineato i valori di appartenenza all’associazione – «una grande comunità di imprese» – e di rappresentanza – «dare voce a imprenditori che tengono in piedi il Paese». Una conferma del lavoro svolto sono le 1.801 nuove imprese che hanno aderito alla rete.
«Cosa vogliamo fare? Guardare avanti o restare ancorati a un passato che non torna?». Secondo Da Pozzo, oggi più che mai siamo chiamati a scegliere: rincorrere le emergenze o progettare il futuro. Le difficoltà – pressione fiscale, burocrazia, costo del lavoro – non vanno ignorate, ma non devono diventare un alibi. Guardare avanti significa investire sull’innovazione, credere nella formazione e costruire reti tra territori, persone e idee.
Il rinnovo cariche
Durante l’assemblea è stato rinnovato per acclamazione il consiglio, e Da Pozzo è stato riconfermato presidente per il mandato 2025-2030. «È il risultato di un lavoro di squadra – ha detto – e dei nuovi ingressi che porteranno energia fresca». Eletti anche i componenti del nuovo Consiglio, in rappresentanza dei settori associati. La giunta sarà composta da quattro vicepresidenti: Tollon, Dalla Mora, Passon e Pavan, una novità rispetto al passato.
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