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Nubifragio a Trieste: città sott’acqua, decine di soccorsi

Nubifragio a Trieste: oltre 100 millimetri di pioggia, auto travolte, allagamenti e decine di soccorsi in poche ore.

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Ombrello sotto la pioggia
Ombrello sotto la pioggia (© Depositphotos)

Il nubifragio che ha colpito Trieste nella serata del 2 agosto ha lasciato dietro di sé una lunga scia di danni. In poche ore sono caduti oltre 100 millimetri di pioggia, che hanno trasformato le strade in fiumi e messo in ginocchio diversi quartieri della città, dai rioni periferici di Rozzol e Valmaura fino al centro storico, con Cavana e Borgo Teresiano pesantemente colpiti.

Decine di interventi dei vigili del fuoco

I vigili del fuoco del Comando giuliano hanno portato a termine circa sessanta interventi urgenti nella seconda parte della serata, mentre già verso le 19 le chiamate al centralino avevano superato quota cento. Una ventina di pompieri è stata trattenuta in servizio straordinario per fronteggiare le emergenze.

I dati di Arpa e le aree più colpite

Secondo le rilevazioni di Arpa FVG, diffuse dall’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro, tra le 20 e le 22 la stazione di rilevamento al molo Fratelli Bandiera ha registrato quasi 20 millimetri di pioggia. Nei rioni di San Giovanni e Campanelle, invece, le stime radar hanno segnalato quasi 60 millimetri, confermati dalle stazioni meteo amatoriali. La pioggia è continuata a cadere per gran parte della notte.

Strade trasformate in fiumi

Gli episodi critici non sono mancati. In via dell’Eremo un muro è crollato, seppellendo un’auto parcheggiata. In via Revoltella, motorini e biciclette si sono trovati a “lottare” contro le correnti d’acqua, mentre sulla strada per Basovizza l’esondazione di un torrente secondario ha trascinato a valle detriti e pietre, trasformandosi in una vera e propria fiumara.

Persone bloccate e danni diffusi

Molti cittadini sono rimasti intrappolati nelle proprie auto in strade completamente allagate. Scantinati, negozi, abitazioni e fosse di ascensori hanno subito pesanti allagamenti. Numerosi tombini sono saltati – celebre il caso di piazza Goldoni, i cui video hanno fatto il giro delle chat – e diversi alberi sono caduti. Alcuni cittadini sono rimasti bloccati dentro ascensori improvvisamente fuori uso.

L’emergenza al Porto Vecchio

Nel quartiere del Porto Vecchio, una cinquantina di migranti è stata sorpresa dal nubifragio mentre si trovava all’aperto. Per ripararsi, hanno trovato rifugio nella chiesa di via Sant’Anastasio. Un segno di come la tempesta abbia colpito indistintamente persone e comunità, costringendo tutti a cercare riparo e sicurezza.

Il giorno dopo

A poche ore dal ritorno del sole, Trieste si risveglia con l’amara conta dei danni: strade dissestate, alloggi e negozi invasi dall’acqua, auto distrutte e smottamenti. Un evento che ha messo a dura prova non solo la città ma anche i suoi servizi di emergenza, chiamati a rispondere a una delle notti più difficili degli ultimi anni.

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