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Udine

Basiliano, 600 mc di rifiuti in un’area abbandonata: scatta il sequestro

Sequestrata a Basiliano un’ex area industriale di 25mila mq usata come discarica abusiva: trovati 600 mc di rifiuti speciali

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Rifiuti abbandonati
Rifiuti abbandonati ( © Depositphotos)

Oltre 25mila metri quadri di area sequestrata e circa 600 metri cubi di rifiuti abusivi. Sono i numeri che descrivono l’intervento della Stazione forestale di Udine, che la scorsa settimana ha posto sotto sequestro un’ex area industriale lungo la statale 13 Pontebbana, nel territorio del comune di Basiliano. L’operazione è arrivata dopo una complessa attività investigativa, volta a contrastare gli illeciti legati allo smaltimento dei rifiuti.

L’area industriale abbandonata

Il sito interessato era in passato sede di una fonderia. Dopo la chiusura dell’azienda, lo stabilimento era stato demolito, lasciando soltanto i fabbricati adibiti a uffici lungo la strada e la recinzione perimetrale. Negli anni, l’area è progressivamente caduta in degrado, diventando un luogo appetibile per conferimenti non autorizzati.

I rifiuti speciali

Secondo quanto accertato, ignoti hanno approfittato dello stato di abbandono per trasformare l’ex complesso industriale in una vera e propria discarica abusiva. Qui sono stati trovati rifiuti speciali, anche pericolosi, depositati con modalità che denotano l’impiego di stratagemmi per occultare i conferimenti. La presenza di scarti della demolizione originaria aveva reso ancora più semplice il mascheramento delle attività illecite.

L’indagine della forestale

Gli uomini della Stazione forestale di Udine, già impegnati nel monitoraggio delle aree più esposte a smaltimenti abusivi, in particolare tra le zone industriali di Udine, Pozzuolo, Manzano e San Giovanni al Natisone, hanno notato un dettaglio insolito: il cancello dell’area aperto. Da qui è partita la verifica che ha portato alla scoperta dell’ennesimo caso di gestione illecita di rifiuti.

Le responsabilità

In merito alle responsabilità, gli investigatori hanno chiarito che gli attuali proprietari del sito non hanno colpe. Anzi, hanno fornito piena collaborazione alle indagini e risultano a tutti gli effetti parte lesa. Per interrompere le attività illegali e proseguire con le verifiche, l’intera area è stata messa sotto sequestro.

Proseguono gli approfondimenti

Ora le indagini si concentrano sull’individuazione dei responsabili che hanno utilizzato l’area per smaltire rifiuti in maniera abusiva. La forestale continuerà a monitorare attentamente la zona, confermando l’impegno nella lotta al degrado ambientale e alla tutela del territorio.

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