Cronaca & AttualitàRegione FVG
Agricoltura sostenibile in FVG: 180 milioni e 34 progetti per reti irrigue più efficienti
Il Friuli-Venezia Giulia investe 180 milioni di euro per 34 interventi di ammodernamento della rete irrigua, con riduzione perdite, sostituzione di condotte in amianto e risparmio idrico del 30% su 7mila ettari agricoli

Un investimento complessivo da 180 milioni di euro per modernizzare la rete irrigua del Friuli-Venezia Giulia e garantirne un utilizzo sempre più efficiente e sostenibile. È questo il cuore del grande piano illustrato a Udine dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier insieme alla presidente del Consorzio di bonifica Pianura friulana, Rosanna Clocchiatti.
Si tratta di un programma di 34 interventi, già in fase di attuazione, finanziati attraverso fondi regionali, statali e PNRR, con l’obiettivo di creare un sistema “intelligente” capace di ridurre le perdite, ottimizzare i consumi e migliorare la gestione complessiva della risorsa idrica.
Zannier: “Investiamo oggi per l’agricoltura di domani”
Durante la presentazione, Zannier ha sottolineato come anche in annate piovose non si debba dimenticare il rischio di siccità. “L’uso efficiente e a basso volume dell’acqua è una strategia che guarda al lungo termine – ha spiegato – e consentirà di ottenere risultati produttivi non raggiungibili con tecnologie ormai datate”. L’obiettivo è duplice: da un lato, migliorare la resilienza delle aziende agricole di fronte ai cambiamenti climatici; dall’altro, ridurre gli sprechi e contenere i costi di manutenzione delle infrastrutture.
I numeri del programma e gli interventi già avviati
Negli ultimi tre anni sono stati destinati circa 180 milioni di euro all’ammodernamento della rete irrigua e al rafforzamento del servizio. Quattro progetti finanziati con il PNRR, per un totale di oltre 21 milioni, hanno già ottenuto il massimo contributo previsto: tre sono stati completati e uno sarà concluso entro la fine dell’anno.
Gli interventi più avanzati riguardano il Canale di Castions, che interessa sei comuni e oltre 1.200 ettari con termine previsto nel maggio 2026, e il Canale di Trivignano, che coinvolge quattro comuni e 1.280 ettari e si chiuderà entro il dicembre 2027. Sono in corso anche i lavori sui Canali di Santa Maria e Gonars, che serviranno circa 900 ettari e saranno completati anch’essi nel 2026.
Meno perdite, più efficienza e sicurezza ambientale
Come spiegato dalla presidente Clocchiatti, con il direttore Armando Di Nardo e i tecnici Massimo Ventulini e Stefano Bongiovanni, il programma punta a una gestione oculata della risorsa idrica e a una notevole riduzione delle perdite. Il nuovo sistema introdurrà canoni basati sui reali consumi e permetterà di sostituire circa 130 chilometri di condotte vecchie di 50 anni, realizzate in fibrocemento contenente amianto.
Nel solo ultimo anno il Consorzio ha dovuto effettuare 160 riparazioni su questo tipo di tubazioni: la loro completa rimozione, pari a 10mila tonnellate di materiale, rappresenta un passo decisivo per la sicurezza ambientale e la salubrità dei terreni agricoli.
Un risparmio d’acqua fino al 30%
Il progetto prevede anche un’importante riduzione dei consumi: nei territori interessati, circa 6-7mila ettari, il risparmio idrico stimato raggiungerà il 30%, grazie all’impermeabilizzazione delle reti di adduzione e all’uso di tecnologie di controllo avanzate. Nel 2026 prenderanno inoltre avvio nuovi cantieri per l’ammodernamento dei Canali di Giavons, Bressa, Mereto, Rivolto e Bertiolo, con gare previste per la primavera e apertura lavori in autunno.
Le prossime opere sul territorio
Sono imminenti anche altri interventi che toccheranno Basiliano, Lestizza, Codroipo e Sedegliano, dove avverrà la trasformazione dei sistemi da scorrimento ad aspersione, capace di ridurre drasticamente gli sprechi. Il Canale di Beano, finanziato dalla Regione, interesserà un’area compresa tra 250 e 300 ettari, mentre nei Colli Orientali del Friuli, a Manzano, è in fase di gara la realizzazione di un nuovo impianto irriguo a servizio delle colture di pregio, i cui lavori inizieranno tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
Un modello per la sostenibilità agricola
L’ammodernamento della rete irrigua del Friuli-Venezia Giulia rappresenta uno dei progetti più ambiziosi a livello nazionale per la gestione sostenibile dell’acqua in agricoltura. Oltre a favorire un risparmio concreto, il programma rafforza la competitività del comparto e promuove un modello di sviluppo agricolo fondato su innovazione, tutela ambientale e sicurezza delle infrastrutture.
“Queste risorse – ha concluso Zannier – stanno costruendo l’agricoltura del futuro, capace di coniugare produttività, efficienza e rispetto per l’ambiente”.
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