Sport
Giro d’Italia 2026 percorso e tappe in Friuli-Venezia Giulia
Indiscrezioni sul percorso del Giro d’Italia 2026 accendono i sogni dei tifosi: una tappa in Friuli-Venezia Giulia per ricordare il sisma del ’76
Sono indiscrezioni che fanno sognare gli appassionati di ciclismo. Il Giro d’Italia 2026 è ancora in via di definizione, ma come ogni anno iniziano a trapelare anticipazioni che, come tasselli, compongono il grande mosaico della corsa rosa. Tra le prime certezze sembra esserci una tappa in Friuli-Venezia Giulia, una presenza che unisce sport, memoria e territorio.
Dalla manovra regionale agli indizi sul percorso
Il primo segnale è arrivato dall’assestamento bis della manovra d’autunno: il Consiglio regionale ha approvato un pacchetto di interventi per la messa in sicurezza della viabilità, dal valore complessivo di 7,7 milioni di euro. Di questi, 2,7 milioni sono destinati all’Edr di Udine e 5,04 milioni all’Edr di Pordenone. Una cifra importante, che secondo gli osservatori potrebbe nascondere la preparazione di un grande evento sportivo.
E infatti, secondo il Messaggero Veneto, nel 2026 la corsa più amata dagli italiani potrebbe celebrare il cinquantesimo anniversario del terremoto del 1976 proprio con una tappa speciale in FVG.
Gemona-Piancavallo: la tappa della memoria
Le voci parlano di una tappa decisiva il 30 maggio 2026, con partenza da Gemona del Friuli – precisamente dalla caserma degli alpini Goi-Pantanali – e arrivo a Piancavallo. Un percorso ricco di valore simbolico, che attraverserebbe alcuni dei comuni più colpiti dal sisma: Buja, Colloredo di Monte Albano e Majano.
Un itinerario che unisce sport e memoria, in un viaggio tra le ferite e la rinascita del Friuli-Venezia Giulia. L’arrivo in quota, poi, promette spettacolo e selezione, con un finale capace di decidere la maglia rosa.
La doppia scalata e il ricordo di Pantani
Il percorso potrebbe svilupparsi principalmente nella Destra Tagliamento, passando per Clauzetto e affrontando una doppia scalata della montagna pordenonese sopra Aviano. Si tratta di una salita lunga 15 chilometri, intensa e selettiva, dove ogni pedalata sarà un misto di resistenza e determinazione.
Un tracciato che richiama alla memoria l’impresa di Marco Pantani al Giro d’Italia 1998, quando conquistò la vittoria proprio a Piancavallo, incidendo il suo nome nella leggenda del ciclismo. E chissà quale nuovo campione riuscirà a emulare il “Pirata” sotto gli occhi dei tifosi friulani, pronti a celebrare un giorno di sport e di emozione.
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