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FVG, raggiunto in anticipo obiettivo di spesa 2025 del Programma Fesr 2021-2027

Superato in anticipo l’obiettivo di spesa 2025 del Fesr: il Friuli-Venezia Giulia conferma la propria eccellenza con oltre 2.100 progetti finanziati. Programmazione efficace, nuove priorità e risorse per territori e innovazione

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Fvg tra le migliori regioni italiane nella gestione del Fesr
Fvg tra le migliori regioni italiane nella gestione del Fesr (© Depositphotos)

Il Friuli-Venezia Giulia si conferma tra le realtà più avanzate d’Italia nella gestione dei fondi europei. Il raggiungimento anticipato dell’obiettivo di spesa 2025 del Programma Fesr 2021-2027 testimonia un territorio capace di trasformare le risorse comunitarie in sviluppo, innovazione e coesione sociale.

Programmazione efficace e confronto costante con i territori

Secondo l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli, il risultato deriva da un modello di lavoro basato sull’ascolto dei territori e sulla collaborazione con il partenariato. Un metodo che consente, sottolinea, di “valorizzare idee, competenze e priorità condivise”, rendendo più efficace la programmazione.

Il Programma Fesr dispone di una dotazione complessiva di circa 365 milioni di euro, cofinanziati dall’Unione Europea, cui si aggiungono 195 milioni di euro regionali destinati alla flessibilità di metà periodo e alla chiusura della precedente programmazione. Una base finanziaria che garantisce continuità e capacità di pianificazione.

Più di 2.100 progetti approvati

Ad oggi risultano attivate 52 procedure su 71, per un valore che sfiora i 423 milioni di euro. I 2.164 progetti finanziati, di cui 1.018 già conclusi, confermano un avanzamento solido e ben strutturato del Programma.

Le performance Fesr del Friuli-Venezia Giulia collocano la regione tra le più virtuose a livello nazionale, grazie anche a un lavoro condiviso tra istituzioni e partner locali.

Nuove priorità europee e scenari di sviluppo

Durante la riunione di partenariato sono state illustrate le novità normative introdotte dai Regolamenti UE 1913/2025 e 1914/2025, che aprono a un riposizionamento delle risorse su obiettivi ancora più vicini alle esigenze dei territori. Particolare attenzione è stata posta su:

  • Incentivi per progetti di cross fertilizzazione tra imprese tradizionali e realtà culturali e creative;
  • Interventi per la valorizzazione delle aree naturali protette e dei siti Natura 2000, con focus sulla fauna del Friuli-Venezia Giulia.

Secondo Zilli, innovazione, biodiversità e paesaggio rappresentano tre leve fondamentali per il futuro della regione.

Efficientamento energetico e ammodernamento nelle aree interne

Nel confronto è emerso anche l’aggiornamento dei criteri di ammissibilità per gli interventi di efficientamento energetico e ammodernamento degli edifici pubblici nelle aree interne: centri di aggregazione, poli multiservizi, infrastrutture degli enti parco e rifugi alpini. Un insieme di misure che mira a migliorare la qualità della vita e i servizi nei territori più periferici.

Verso la revisione di metà periodo

In vista della revisione fissata entro fine anno, Zilli ha evidenziato come il percorso regionale consoliderà i risultati già ottenuti e rafforzerà la capacità di risposta alle sfide dello sviluppo sostenibile.
Un obiettivo che conferma il Friuli-Venezia Giulia come laboratorio di buone pratiche nella gestione dei fondi europei.

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