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Natisone, proseguono le ricerche dei tre dispersi

Proseguono le ricerche dei tre giovani dispersi nel Natisone proseguono. Identificati come Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar. Trovato lo smartphone di una delle ragazze, dal quale è partita la chiamata al 112.

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Ore decisive per i tre ragazzi scomparsi nel Natisone
Ore decisive per i tre ragazzi scomparsi nel Natisone

NATISONE – Le ricerche dei tre dispersi continuano senza sosta lungo il fiume Natisone, con un imponente spiegamento di forze da parte dei vigili del fuoco. L’operazione di soccorso si sta rivelando estremamente complessa, richiedendo l’impiego di tecnologie avanzate e personale altamente specializzato.

Operazioni notturne con droni

Durante la notte, sono state effettuate ricognizioni aeree con droni per monitorare le aree di ricerca. Questi dispositivi tecnologicamente avanzati hanno permesso di ottenere una visione dettagliata del terreno, facilitando l’individuazione di potenziali indizi. I droni si sono rivelati strumenti fondamentali per le operazioni di soccorso, offrendo una copertura visiva che altrimenti sarebbe impossibile da ottenere.

Intervento di personale specializzato

A terra, le operazioni sono state condotte da personale del Corpo nazionale esperto in soccorsi fluviali. Questo team, composto da 40 specialisti tra sommozzatori, soccorritori fluviali, dronisti, topografi e team speleo, è stato mobilitato da tutti i comandi della regione per affrontare la difficile missione. L’elicottero del reparto volo di Venezia ha fornito un supporto aereo cruciale, garantendo una supervisione continua delle operazioni.

Il ritrovamento dello smartphone

All’interno di una borsetta da donna trovata sul greto del fiume Natisone è stato rinvenuto lo smartphone di uno dei tre giovani scomparsi. Il cellulare appartiene a una delle due ragazze disperse ed è lo stesso dispositivo dal quale è partita la telefonata al 112, con cui i giovani avevano chiesto aiuto dopo essersi trovati bloccati nelle acque del fiume.

Durante la notte tra venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno, il segnale dello smartphone è stato agganciato da una cella dei soccorritori, fornendo un ulteriore indizio cruciale per le operazioni di ricerca e soccorso.

Chi sono i tre ragazzi dispersi nel Natisone

Sono emerse le prime informazioni sulle identità dei giovani travolti dalla piena del Natisone nel primo pomeriggio di oggi, a causa delle forti piogge delle ultime ore. La prima vittima identificata è Patrizia Cormos, 20 anni, nata a Colleferro, in provincia di Roma, e residente a Basaldella di Campoformido.

Gli altri due sono Bianca Doros, 23enne di origine rumena e residente nel Paese balcanico, i cui genitori abitano a Udine, e Cristian Casian Molnar, 25 anni, anch’egli di origine rumena e residente in Austria, contrariamente a quanto precedentemente indicato come residente a Udine.

Le repentine variazioni del Natisone durante le forti piogge

Durante le forti precipitazioni, il fiume Natisone può subire variazioni significative nella sua portata d’acqua. Ieri, alle 11.30, il flusso era di 20 metri cubi al secondo. Solo un’ora e mezza dopo, quando i giovani erano già sul greto del fiume, il flusso ha raggiunto 135 metri cubi al secondo in pochi minuti. Michele De Sabata, sindaco di Premariacco, ha spiegato al Corriere.it: “L’acqua non perdona. C’era un dislivello di 4-5 metri e Patrizia, Bianca e Cristian si trovavano su una piccola altura. Quando la piena li ha raggiunti, la ghiaia sotto di loro è crollata, facendoli scivolare e trascinare dalla corrente.”

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