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Friuli-Venezia Giulia: la sicurezza sul lavoro è priorità assoluta
La Regione Friuli-Venezia Giulia guida il cambiamento sulla sicurezza sul lavoro con un piano triennale e la Carta di Lorenzo

La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta per la Regione Friuli-Venezia Giulia, al centro delle politiche regionali sin dall’insediamento della Giunta. È quanto ribadito dall’assessore al Lavoro e all’Istruzione, Alessia Rosolen, nel corso del dibattito pubblico organizzato dalla Uil a Gorizia in piazza della Vittoria, dedicato alla “bilateralità artigiana tra lavoratori e imprese” e alla lotta per lo zero morti sul lavoro.
La Carta di Lorenzo: dalla tragedia alla prevenzione
Al centro dell’intervento, il ricordo di Lorenzo Parelli, il giovane morto durante un’esperienza di alternanza scuola-lavoro. La sua tragica scomparsa ha dato origine a un documento fondamentale: la Carta di Lorenzo, un decalogo di principi e impegni per la sicurezza sul lavoro, divenuto successivamente un riferimento anche a livello nazionale.
“Non è un singolo provvedimento a fare la differenza, ma un sistema organico di norme e azioni”, ha evidenziato l’assessore. Un sistema che, nel caso del Friuli-Venezia Giulia, si basa su un impegno concreto e duraturo.
Un piano triennale con risorse e formazione
La Regione ha varato un piano triennale dedicato alla sicurezza, articolato in momenti formativi, investimenti mirati, risorse dedicate e collaborazioni con attori istituzionali e sociali. Un’infrastruttura pensata per cambiare non solo le regole, ma anche la mentalità e la cultura nei luoghi di lavoro.
“La sicurezza è il metro della civiltà di un popolo”, ha affermato con convinzione l’assessore, sottolineando l’importanza di un’azione collettiva.
La scuola come punto di partenza
Un altro primato del Friuli-Venezia Giulia è stato ricordato con orgoglio: è la prima Regione in Italia ad aver inserito la sicurezza sul lavoro nella legge sull’istruzione. Una scelta che punta a costruire una cultura della prevenzione sin dalla scuola, formando giovani consapevoli e preparati.
Responsabilità condivisa per un futuro sicuro
Nel corso del dibattito è emersa chiaramente una visione integrata della sicurezza: non bastano le norme, serve applicarle con coerenza. Per questo, oltre al ruolo delle istituzioni, è fondamentale la responsabilità di ciascun individuo. L’obiettivo comune è uno solo: azzerare le morti sul lavoro, attraverso un’alleanza tra enti pubblici, lavoratori e imprese.
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