Economia & LavoroTrieste
Svolta per il porto di Trieste: arrivata la prima nave Suezmax
A Trieste attracca per la prima volta una petroliera “Suezmax”, grazie agli interventi infrastrutturali in corso al terminal Siot

TRIESTE – Il 26 maggio 2025 resterà una data significativa per il porto di Trieste. In quel pomeriggio ha attraccato, per la prima volta al Terminal marino della Siot, una petroliera di dimensioni “Suezmax”, la Kriti Future, segnando un importante passo in avanti per le infrastrutture e la logistica marittima dell’Adriatico.
La Kriti Future: tecnologia e capacità al servizio dell’energia
La Kriti Future è una nave di nuova generazione, costruita nel 2022, con bandiera greca e registrata al porto del Pireo. Appartiene alla categoria delle navi “Suezmax”, un termine tecnico utilizzato per indicare le dimensioni massime delle navi in grado di attraversare il Canale di Suez a pieno carico. In genere, una Suezmax può arrivare a 160.000 tonnellate di portata lorda, con una larghezza di circa 48 metri e un pescaggio massimo di 20,1 metri.
Un terminal potenziato per un futuro strategico
L’approdo di una nave di queste dimensioni è stato reso possibile grazie agli interventi di potenziamento del terminal Siot, commissionati a Fincantieri. I lavori, attualmente in corso, rappresentano un investimento di oltre 44 milioni di euro, interamente sostenuti dalla Società Italiana per l’Oleodotto Transalpino. Questo intervento infrastrutturale permetterà al porto di accogliere navi di grandi dimensioni e di potenziare i collegamenti energetici verso l’Europa centrale.
Il significato strategico della Suezmax a Trieste
La scelta di potenziare il terminal per accogliere non è casuale. Questo tipo di imbarcazione è essenziale per il trasporto efficiente di grandi quantitativi di greggio, con un impatto significativo sui costi logistici e sull’autonomia energetica. Trieste si conferma così un nodo cruciale per il traffico marittimo e petrolifero del continente.
Una sinergia pubblico-privato per lo sviluppo del porto
L’intervento al terminal Siot rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra imprese strategiche italiane, come Fincantieri, e realtà internazionali come la Siot. Un connubio che rafforza il ruolo del porto di Trieste non solo a livello nazionale, ma anche europeo, in un periodo storico in cui le infrastrutture energetiche rivestono un’importanza cruciale.
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