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Giornate del Cinema Muto 2025: programma completo a Pordenone

Le Giornate del Cinema Muto tornano a Pordenone dal 4 all’11 ottobre: proiezioni, restauri e grandi omaggi al cinema delle origini

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Cinema muto - Giornate del Cinema Muto 2025 Pordenone
Cinema muto ( © Depositphotos)

Un volto intenso, quello di Dorothy Mackaill, protagonista del film The Man Who Came Back (1923), è l’immagine scelta come manifesto della 44ª edizione delle Giornate del Cinema Muto. Dal 4 all’11 ottobre al Teatro Verdi di Pordenone, sotto la direzione di Jay Weissberg, il festival si conferma un appuntamento di riferimento mondiale, capace di trasformarsi ogni anno in una macchina del tempo che collega passato e presente.

Anteprime e apertura ufficiale

L’anteprima del 3 ottobre al Teatro Zancanaro di Sacile propone un classico assoluto: The Cameraman di Buster Keaton, accompagnato dalla musica dal vivo della Zerorchestra. L’apertura ufficiale, invece, è affidata a un gioiello italiano: Cirano di Bergerac (1922) di Augusto Genina, arricchito da una partitura originale del compositore americano Kurt Kuenne.

Keaton protagonista anche del gran finale

Il festival si chiuderà l’11 ottobre con un altro capolavoro di Keaton: Our Hospitality (1923), co-diretto con John G. Blystone e accompagnato dalla musica del compositore sloveno Andrej Goričar. Una scelta simbolica che celebra la gemellanza tra Gorizia e Nova Gorica, future capitali europee della cultura.

I drammi del presente e la memoria della guerra

Le Giornate non si limitano alla celebrazione nostalgica: il programma affronta anche i grandi temi contemporanei. Mercoledì 8 ottobre il focus sarà sulla guerra, con un documentario sulla Prima Guerra Mondiale e la proiezione speciale di Palestine – A Revised Narrative, un montaggio di cinegiornali con musiche della compositrice libanese Cynthia Zaven.

Chaplin e la forza della risata

Non mancheranno momenti più leggeri: la sezione “Sei gradi di Chaplin” esplorerà l’universo del genio comico attraverso imitatori, cartoni animati e filmati privati. Tra i titoli più attesi spicca il restauro di Shoulder Arms (1918), affiancato dalla commedia Soldier Man (1926) di Harry Edwards, con sceneggiatura firmata dal giovane Frank Capra.

Pionieri dell’animazione e ospiti speciali

Spazio anche all’animazione con l’ospite d’onore Jane Fleischer Reid, nipote del celebre Max Fleischer, che porterà una selezione di 16 cortometraggi con protagonista KoKo il Clown, realizzati tra il 1920 e il 1928.

Riscoperte e retrospettive

Quest’anno prende il via una retrospettiva biennale dedicata all’attrice italiana Italia Almirante Manzini, diva del cinema muto riscoperta grazie ai restauri della Cineteca Nazionale e della Cineteca di Bologna. In programma anche vedute della Liguria del 1896, rare commedie degli anni Venti e immagini dal mondo: Nuova Zelanda, Aleppo, Corea, Brasile e Argentina, fino ai campi della Grande Guerra.

Grandi maestri e anteprime

Il cartellone include capolavori di Abel Gance, Maurice Tourneur, Fritz Lang e Louis Feuillade, oltre a cortometraggi giapponesi degli anni ’30, restaurati dal professor Eric Faden e presentati in anteprima europea.

Il festival anche online

Per chi non potrà essere a Pordenone, una parte della programmazione sarà disponibile in streaming su MYmovies, con introduzioni a cura del direttore Weissberg. Un’occasione per vivere a distanza l’emozione di un festival che ogni anno rinnova il proprio incanto.

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