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Trieste

Carta d’identità elettronica: a Trieste tempi “biblici” per il rinnovo

Luca Salvati (Pd) denuncia attese di quattro mesi per la carta d’identità elettronica a Trieste e chiede al Comune di intervenire per ridurre i disagi

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Carta d'identità elettronica
Carta d'identità elettronica ( © Depositphotos)

Oltre quattro mesi di attesa per un documento essenziale. È questa la situazione che vivono i cittadini di Trieste che cercano di rinnovare la propria carta d’identità elettronica (CIE). A denunciarlo è il consigliere comunale del Partito Democratico Luca Salvati, che ha depositato un’interrogazione all’assessore alle politiche dei servizi generali del Comune.

Salvati parla di “tempi biblici e inaccettabili” e chiede che l’amministrazione comunale intervenga al più presto per ridurre i tempi di attesa e i disagi subiti dai cittadini.

Disservizi dopo la chiusura del centro civico di via Locchi

Secondo Salvati, la situazione era prevedibile: “Era scontato che si creassero lunghe liste d’attesa – spiega – come conseguenza della decisione di concentrare tutti gli appuntamenti per il rilascio delle carte d’identità nel solo centro civico di via del Teatro Romano”.

La causa principale del disservizio è infatti la chiusura del centro civico di via Locchi, avvenuta lo scorso 8 settembre per lavori di ristrutturazione. Una chiusura che, sottolinea Salvati, “non ha ancora una data certa di riapertura” e che ha di fatto dimezzato la capacità del Comune di gestire le richieste dei cittadini.

Attese fino al 2026 per un documento essenziale

Per il consigliere democratico è “scandaloso dover attendere mesi e arrivare addirittura al 2026 per ottenere un documento d’identità, che fino a poco tempo fa veniva rilasciato nel giro di pochi giorni o settimane”.

Salvati ricorda inoltre che, dal 2 agosto 2026, la carta d’identità cartacea non sarà più valida per l’espatrio. Un cambiamento che, secondo le stime, interesserà oltre 15 mila residenti triestini che ancora la utilizzano.

La richiesta al Comune: “Serve un piano straordinario”

Nell’interrogazione presentata, Salvati chiede al Comune di attivarsi con misure straordinarie per ridurre i tempi di rilascio, valutando anche l’apertura temporanea di altri sportelli o il potenziamento del personale addetto.

I cittadini non possono pagare le conseguenze di una cattiva organizzazione – conclude Salvati –. È necessario un piano concreto per tornare alla normalità e garantire un servizio efficiente, come avviene in molte altre città”.

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