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Rifiuti fuori orario, ma nel posto giusto: lavoratrice sanzionata a Pordenone

Multa da 500 euro a una donna delle pulizie di Pordenone per aver lasciato un sacco di plastica fuori orario: pronta la contestazione

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Spazzatura ( © Depositphotos)

PORDENONE – Una multa da 500 euro, pari a quasi metà dello stipendio mensile, per aver depositato un sacco di plastica nel sito giusto ma all’orario sbagliato. È quanto accaduto a una donna delle pulizie di Pordenone, dipendente di una cooperativa, che ora ha deciso di contestare il verbale e chiedere chiarimenti direttamente al Comando della Polizia locale e ai vertici di Gea, la società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti in città.

La sanzione e l’amara sorpresa

La lavoratrice, impegnata in un immobile pubblico del centro città, si è vista recapitare una multa personale, non alla cooperativa per cui lavora, come sarebbe stato logico, ma a suo nome, come se fosse lei la titolare.
La sanzione, oltre a rappresentare un colpo economico pesante, è stata percepita come profondamente ingiusta. La donna infatti ha spiegato di non essere stata informata del cambio di orari per l’esposizione dei rifiuti, e di aver continuato a seguire le stesse modalità di conferimento utilizzate fino a poco tempo fa.

L’incontro con il vigile (o ispettore Gea)

Nei giorni scorsi la donna è stata avvicinata da un uomo in divisa, che lei ha identificato come un vigile urbano, anche se potrebbe trattarsi di un ispettore ambientale della Gea. L’operatore le avrebbe chiesto se fosse stata lei a depositare il sacco e le avrebbe anche riferito che era “tenuta sotto controllo da tempo”, perché già in passato avrebbe commesso la stessa infrazione.

Nonostante le spiegazioni fornite, la multa è stata emessa sul posto, lasciando la lavoratrice sconcertata: “Stavo solo facendo il mio lavoro”, avrebbe raccontato, aggiungendo di non aver mai ricevuto comunicazioni ufficiali sul nuovo orario di esposizione.

La contestazione della sanzione

La donna ha quindi chiesto un incontro urgente con la Polizia locale e Gea per far valere i propri diritti e chiedere che la sanzione venga rivista o annullata. L’argomento solleva anche un tema più ampio: la responsabilità nei casi in cui i dipendenti di cooperative o imprese appaltatrici agiscono su incarico di terzi, senza essere pienamente informati delle regole aggiornate.

Il problema dei rifiuti in città

Sul caso si innesta il più generale problema della gestione dei rifiuti a Pordenone. Mentre nel “salotto buono” della città si interviene rapidamente per ogni sacco lasciato fuori posto, nelle zone periferiche i rifiuti spesso restano abbandonati per giorni, senza che nessuno se ne occupi.

Una doppia velocità che alimenta polemiche e malumori, soprattutto tra i cittadini che cercano di rispettare le regole ma finiscono, come in questo caso, per pagare a caro prezzo un piccolo errore di orario.

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