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La mensa di Udine nella top ten nazionale per qualità e sostenibilità

Nel Rating Foodinsider 2025 Udine entra tra le migliori mense scolastiche d’Italia grazie a qualità, sostenibilità e investimenti pubblici mirati.

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Mensa scolastica - Mensa scolastica Udine
Mensa scolastica ( © Depositphotos)

Il Comune di Udine si conferma tra le eccellenze italiane nella ristorazione scolastica, registrando un netto miglioramento nel 10° Rating Foodinsider, il più autorevole report indipendente sulla qualità dei menù serviti nelle scuole italiane. Il risultato, presentato il 23 ottobre 2025 alla Camera dei Deputati, premia le politiche alimentari e ambientali messe in campo dall’amministrazione comunale.

Due servizi tra i migliori in Italia

Udine entra nella top ten nazionale con due tipologie di servizio in forte crescita. La Tipologia A (cucine interne con sistema cook and serve) conquista il quinto posto a pari merito con Jesi (219 punti), mentre la Tipologia B Plus (cucine d’appoggio e legame fresco-caldo) si posiziona al decimo posto (190 punti). Un risultato che riconosce l’impegno del Comune nel puntare su alimenti biologici e locali, filiere corte, riduzione degli sprechi e equilibrio nutrizionale dei pasti.

Dalla 19ª alla 10ª posizione: un balzo in avanti

Nel precedente Rating Foodinsider 2024, Udine si trovava al 19° posto. L’avanzamento di quest’anno testimonia un percorso costante di miglioramento, che colloca la città tra le esperienze italiane più virtuose in termini di qualità e sostenibilità della mensa scolastica.

Durante la presentazione, la presidente di Foodinsider Claudia Paltrinieri ha sottolineato come Udine rappresenti “un esempio concreto di come una visione amministrativa di lungo periodo, fondata su criteri ambientali minimi e sul monitoraggio degli sprechi, porti risultati reali e replicabili”.

Pirone: “Un riconoscimento che appartiene alla comunità”

Questo riconoscimento appartiene ai bambini, alle famiglie, agli insegnanti e a chi lavora ogni giorno nelle mense”, ha dichiarato l’assessore all’Istruzione e Cultura Federico Pirone, evidenziando l’importanza del lavoro di squadra che coinvolge commissione mensa, azienda sanitaria e personale scolastico.
Pirone ha ribadito la volontà di continuare a migliorare il servizio, promuovendo un modello di comunità che mette al centro “la qualità del cibo, la sostenibilità ambientale e l’educazione alimentare”.

I numeri della ristorazione scolastica udinese

Udine conta circa 10.000 cittadini sotto i 14 anni, con 4.000 alunni iscritti al servizio mensa. Ogni giorno vengono serviti 3.600 pasti in 44 scuole, con una spesa complessiva di 3,3 milioni di euro, di cui il 45% coperto dal Comune.

Le tariffe sono differenziate in base all’ISEE e alla residenza, con un costo medio di 3,78 euro per l’infanzia e 3,83 euro per le primarie. Le famiglie più fragili, con ISEE inferiore a 3.000 euro, pagano solo 0,82 euro a pasto, grazie ai contributi comunali.

Qualità, innovazione e partecipazione

La qualità è garantita da un tecnologo alimentare che monitora gli standard igienico-nutrizionali, mentre la Commissione Mensa effettua controlli periodici e collabora con l’amministrazione.
Negli ultimi due anni il Comune ha investito 75.000 euro per modernizzare le cucine e introdurre menù stagionali, piatti a base di legumi e cereali integrali, e un servizio “merenda” per oltre 2.300 alunni. Attraverso le app “Menù Chiaro” e “Ristorazione Scolastica”, le famiglie possono consultare i menù e gestire il servizio in modo semplice e digitale.

La mensa come strumento di welfare

Il 60% degli iscritti al servizio proviene da famiglie con ISEE entro i 16.000 euro e quasi il 30% sotto i 7.500 euro. Dati che confermano il ruolo della mensa come presidio di equità e inclusione sociale, garantendo a tutti i bambini un pasto sano e bilanciato.
La mensa scolastica è un pilastro del welfare cittadino – conclude Pirone – che aiuta a ridurre le disuguaglianze e sostiene le famiglie più fragili.”

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