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Pordenone, furto nel deposito Atap: rubati filtri dai nuovi bus e danni per 100mila euro

Furto nel deposito Atap di Pordenone: ladri rubano dieci filtri antiparticolato causando pesanti disagi al servizio

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Autobus - Furto ATAP Pordenone
Autobus ( © Depositphotos)

PORDENONE – Un grave furto ha provocato danni e disagi all’Atap di Pordenone nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 novembre. I ladri si sono introdotti nel deposito di via Prasecco, approfittando dell’assenza dei dipendenti, e hanno smontato dai bus parcheggiati dieci filtri antiparticolato, dispositivi fondamentali per il funzionamento dei mezzi.

Non sono stati rilevati segni di effrazione, dettaglio che lascia pensare a un’azione rapida e accuratamente pianificata. I malviventi hanno agito selezionando i mezzi più nuovi, da cui hanno rimosso componenti dal valore di diverse migliaia di euro ciascuno.

L’amara scoperta all’alba

La situazione è emersa all’alba, attorno alle 5:30, quando gli autisti incaricati del primo turno hanno provato ad avviare i bus senza riuscirci. Sul display dei mezzi comparivano infatti segnali di allarme, indizio che ha portato il meccanico di servizio a effettuare un controllo immediato.

La diagnosi è stata chiara: i filtri antiparticolato erano spariti. In assenza di tali dispositivi, fondamentali per trattenere e bruciare le polveri sottili prodotte dalla combustione, gli autobus non possono circolare. Così, dieci mezzi nuovissimi sono rimasti ai box, causando un immediato problema organizzativo.

Disagi al servizio pubblico locale

Il furto ha messo in seria difficoltà l’Atap, costretta a rimodulare il servizio per garantire il trasporto pubblico locale nonostante dieci mezzi fossero fuori uso. La gestione dell’emergenza ha richiesto uno sforzo immediato per evitare ulteriori disagi ai residenti e ai pendolari.

Secondo le prime stime, il danno economico complessivo per l’azienda potrebbe aggirarsi attorno ai 100mila euro, tra valore della refurtiva e costi di ripristino.

Le indagini della Squadra Mobile

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra mobile di Pordenone, che stanno lavorando per ricostruire la dinamica del colpo e identificare i responsabili. Le modalità dell’azione fanno pensare a un furto su commissione, mirato a componenti molto richiesti sul mercato nero.

Gli investigatori stanno analizzando ogni dettaglio per risalire agli autori del gesto, che con un’azione fulminea hanno causato un notevole danno economico e operativo alla società di trasporti pordenonese.

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