Cronaca & AttualitàUdine
Udine torna sul podio: è la terza provincia più vivibile d’Italia nel 2025
Udine riconquista la vetta della vivibilità italiana: nel 2025 torna sul podio grazie a un deciso cambio di rotta dopo l’anno difficile del 2024

Udine rialza la testa. Dopo l’arretramento del 2024, la provincia friulana torna protagonista nella Qualità della Vita del Sole 24 Ore, conquistando un brillante terzo posto su 107 province italiane. Un risultato che ha il sapore della riscossa: un anno fa diversi indicatori registravano cali marcati; oggi quasi tutti mostrano una ripartenza netta, segno di un territorio che sa riorganizzarsi, correggere le debolezze e rilanciare la propria competitività.
Ricchezza e lavoro: il motore che spinge la provincia
Il dossier parla chiaro: la locomotiva del Nordest riprende velocità. Il valore aggiunto pro capite vola a +15,1%, confermando una struttura produttiva vivace e resiliente. Anche il mercato immobiliare fotografa una provincia attrattiva e dinamica: case +3,6%, affitti +25% per un trilocale nuovo. Nel capitolo Affari e lavoro, Udine si riporta stabilmente nelle zone alte, all’11º posto nazionale, cancellando il tonfo del 2024. Solo una lieve flessione nelle startup innovative (-2,1%), che restano comunque sopra la media nazionale.
Il tallone d’Achille: sicurezza e giustizia
Se la macchina economica corre, la sicurezza frena. Udine retrocede al 67º posto, confermandosi come uno dei capitoli più complessi. A preoccupare è soprattutto il dato sulle violenze sessuali (14,3 denunce ogni 100mila abitanti), superiore sia alla media regionale che nazionale. I furti in abitazione e i furti d’auto mantengono livelli elevati, mentre rapine e reati di droga rimangono più contenuti. Una criticità strutturale che richiede interventi profondi e coordinati.
Demografia fragile e fuga dei laureati
La provincia invecchia: natalità -1,8%, indice di vecchiaia a 333, pur in leggero miglioramento. A pesare davvero, però, è il crollo dei laureati (-13%), segnale inequivocabile della fuga dei giovani verso poli universitari più grandi e attrattivi. Una perdita che incide sul capitale umano e sulle prospettive di crescita futura.
Cultura stabile, sport al top assoluto
Dopo il calo del 2024, Cultura e tempo libero ritrovano equilibrio: librerie in aumento (+0,3%), bar in linea con la media nazionale e un’offerta culturale solida, con 74,2 spettacoli ogni 100mila abitanti. La sorpresa arriva dallo sport: Udine compie un salto in avanti ed è prima in Italia per densità di palestre, piscine e centri benessere. Un primato che certifica attenzione al benessere e qualità dell’offerta.
Ambiente: più differenziata, meno ciclabili
Lato sostenibilità, emergono luci e ombre. Cresce la raccolta differenziata (+5,1%), il tasso di motorizzazione (+1,5%) resta sotto controllo, ma peggiora la mobilità ciclabile (-8%), proprio in un momento in cui le grandi città investono con forza sulle due ruote. Un segnale di allerta verso cui la politica locale dovrà guardare con attenzione.
Donne in crescita, giovani penalizzati
La qualità della vita delle donne migliora quasi ovunque: occupazione femminile +3,7%, amministratrici comunali +4,7%, imprese femminili stabili. Ottimi dati anche per l’infanzia: Udine è ottava in Italia per qualità della vita dei bambini. Meno positivo il quadro dei giovani, che restano al 44º posto, frenati da mercato immobiliare, percorso universitario e mobilità limitata. Buona invece la posizione degli anziani (36º posto), sostenuti da servizi adeguati e una rete di assistenza solida.
Clima: poco sole, più notti tropicali
Il clima resta il punto debole più evidente. Udine è 101ª per soleggiamento (solo 7,4 ore al giorno) e registra l’aumento delle notti tropicali (51 l’anno), sintomo di un cambiamento climatico sempre più incisivo.
Il verdetto: un territorio che cresce e sa reinventarsi
Il terzo posto nazionale consacra Udine come una delle realtà più vivibili d’Italia. L’economia corre, i servizi funzionano, lo sport vola. Restano nodi importanti — sicurezza, giovani, ciclabili — ma la traiettoria è chiara: Udine migliora, riparte e torna protagonista. Dopo il picco del 2023 e la frenata del 2024, il 2025 certifica il valore di un territorio che sa competere, innovare e resistere.
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