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Il Fvg sostiene la procreazione assistita eterologa, 180mila euro per le coppie

La Regione Friuli-Venezia Giulia stanzia 180mila euro per sostenere l’accesso alla Pma eterologa, rimborsando ai centri i costi dei gameti non coperti dalle tariffe. Priorità alle coppie residenti da almeno due anni

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Procreazione assistita
Procreazione assistita (© Depositphotos)

La Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia ha approvato un nuovo intervento a sostegno delle coppie che ricorrono alla procreazione medicalmente assistita (Pma) eterologa, stanziando 180mila euro destinati alle aziende sanitarie regionali per il rimborso dei costi non coperti dalle tariffe previste. Una misura che punta a rendere più equo e sostenibile il percorso di chi affronta l’infertilità.

Un supporto concreto per le coppie con difficoltà riproduttive

Secondo quanto illustrato dall’assessore alla Salute Riccardo Riccardi, l’intervento risponde alla necessità di alleggerire il carico economico di un percorso spesso complesso e psicologicamente impegnativo.

Vogliamo rendere più semplice e meno oneroso il percorso delle coppie che affrontano l’infertilità, garantendo pari opportunità di accesso alla Pma eterologa”, ha spiegato Riccardi.

Il finanziamento consentirà alle aziende sanitarie di rimborsare ai centri Pma i costi legati all’approvvigionamento di gameti, una delle voci più rilevanti per le coppie che ricorrono alle tecniche eterologhe.

Ripartizione delle risorse

Il contributo regionale è stato suddiviso in proporzione al volume delle prestazioni erogate negli ultimi due anni tra Asfo (25,6%), Asufc (28,5%) e Asugi (45,9%)

La misura sarà applicata nel corso del 2025, quando le aziende sanitarie effettueranno i rimborsi ai centri Pma, pubblici e privati convenzionati, in base alle attività concretamente svolte.

Criteri di accesso: priorità ai residenti da almeno due anni

La delibera stabilisce criteri chiari per garantire un utilizzo corretto ed equo dei fondi. Potranno essere ammessi al rimborso solo i costi sostenuti per coppie con almeno un componente residente da due anni in Friuli-Venezia Giulia.

La rendicontazione dovrà essere dettagliata, specificando:

  • Tecnica eseguita
  • Quota non coperta dalla tariffa
  • Eventuali fatture cumulative, purché corredate da adeguata documentazione.

Un sistema più omogeneo e una domanda in crescita

Negli ultimi anni è cresciuta in modo significativo la richiesta di tecniche eterologhe, rendendo necessario un intervento che supporti i centri specializzati e garantisca procedure uniformi su tutto il territorio regionale.

“L’obiettivo è assicurare omogeneità operativa e sostenere i centri nella gestione dei costi”, ha precisato Riccardi.

Il provvedimento punta così a consolidare un percorso che rende il Friuli-Venezia Giulia una regione attenta ai bisogni riproduttivi delle famiglie.

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