Cronaca & Attualità
Pedaggi 2026 senza aumenti e rimborsi automatici per i ritardi: la grande novità per chi viaggia nel Nordest
Nessun aumento dei pedaggi nel 2026 e in arrivo rimborsi automatici per ritardi dovuti ai cantieri: ecco cosa cambia per gli automobilisti

Gli automobilisti del Nordest possono tirare un sospiro di sollievo: anche per il 2026 non ci saranno aumenti dei pedaggi sulla rete di Autostrade Alto Adriatico. La decisione, confermata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mantiene le tariffe invariate dal 2018 e si inserisce nel percorso di revisione del piano economico-finanziario, che prevede 1,9 miliardi di investimenti entro il 2053. Tra le opere prioritarie spicca il completamento della terza corsia dell’A4, uno dei cantieri più attesi del Nordest.
Possibili riduzioni dei pedaggi nazionali dal 2026
Mentre la situazione locale resta stabile, a livello nazionale il nuovo sistema tariffario potrebbe portare riduzioni già da gennaio 2026. Come spiegato dal presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Nicola Zaccheo, le tariffe saranno direttamente collegate agli investimenti effettivamente realizzati. Gli effetti più consistenti si vedranno tra il 2027 e il 2028, con il rinnovo dei piani finanziari delle concessioni, in un’ottica di maggiore equilibrio tra qualità delle opere, sostenibilità economica e costi per gli utenti.
Il primo sistema di rimborso dei pedaggi in Europa
La vera novità riguarda l’introduzione del primo sistema di rimborsi autostradali su scala nazionale in Europa. La delibera prevede indennizzi per chi rimane bloccato a causa di cantieri non emergenziali, restringimenti o traffico completamente fermo. Il sistema entrerà a regime nel 2026: dal 1° giugno per le tratte gestite da un solo concessionario e dal 1° dicembre per quelle condivise.
Come funziona il rimborso
Il diritto al rimborso cambia a seconda della lunghezza della tratta: sulle distanze inferiori ai 30 km, utilizzate dai pendolari, il rimborso scatta automaticamente. Tra 30 e 50 km serve un ritardo di almeno 10 minuti, mentre oltre i 50 km il ritardo minimo sale a 15 minuti.
Le percentuali di rimborso saranno:
- 50% del pedaggio per blocchi tra 60 e 119 minuti
- 75% per blocchi tra 120 e 179 minuti
- 100% oltre i 180 minuti
Il rimborso avrà una soglia minima di 10 centesimi, accumulabili fino a un euro in un borsellino digitale.
L’app obbligatoria per ottenere l’accredito
Per rendere operativo il sistema, l’Autorità introdurrà un’app dedicata, indispensabile per ricevere accrediti automatici. Gli utenti registrati riceveranno una comunicazione entro dieci giorni dall’evento e il rimborso verrà accreditato nei giorni successivi. Chi non utilizza l’app potrà fare richiesta tramite i concessionari, con una procedura più lenta.
La copertura dei costi sarà progressivamente a carico dei concessionari: dopo un primo biennio totalmente sostenuto attraverso le tariffe, dal 2030 i gestori finanzieranno quasi interamente il sistema.
Nuove regole e trasparenza nelle concessioni
Parallelamente alla riforma dei rimborsi, l’Autorità introdurrà obblighi più stringenti di trasparenza: gli utenti dovranno poter consultare facilmente tempi di percorrenza, servizi disponibili, colonnine elettriche e criteri di calcolo delle tariffe.
Nel quadro del Pnrr viene inoltre rafforzato il ruolo dell’Autorità nelle gare di concessione e nelle revisioni delle convenzioni esistenti, con tempi certi e non prorogabili. In caso di gravi inadempienze, sarà possibile anche revocare la concessione, superando le distorsioni del passato.
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