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In\Visible Cities: le performaces invadono Gradisca!

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GRADISCA D’ISONZO – La seconda giornata di In\Visible cities a Gradisca d’Isonzo (il 10 settembre) sarà all’insegna di performaces, teatro e installazioni. Ma si comincerà alle 15.30 nel Cortile di palazzo Torriani con la tavola rotonda condotta da Andrea Ciommiento e Chiara Perini intitolata “Anticipare il futuro / Ricerca artistica tra innovazione, sostenibilità e interazioni sociali”. Dalle 17.30 alle 19.30, nel giardino della famiglia Rizzo (viale Regina Elena 3), sarà invece possibile ascoltare l’installazione sonora Eliš di Riccardo Sellan. Mentre For iTernity di Katja Heitmann (piazza Unità) sarà visitabile dalle 20.30.

SPETTACOLI ITINERANTI IN CUFFIA – Nel tardo pomeriggio sono invece in calendario due spettacoli itineranti in cuffia. Alle 18, in piazza Unità, ci sarà “Lapsus Urbano // Il primo giorno possibile”, perfomance audioguidata di Kepler 452, che affronta il tema del post-pandemia invitando il pubblico a osservare e raccontare ciò che sta accadendo intorno a ciascuno noi, come esseri umani, e a evocare ciò che accadrà. Poco dopo, alle 18.30, “La corrente Verticale” (partenza da parco della Pineta, viale Donatori di Sangue), una nuova produzione, frutto della collaborazione tra la compagnia Cartocci Sonori e il Museo della Bora, Wilde Routes e Kaleidoscienza. Un modo originale per raccontare gli ambienti naturali e urbani di Gradisca, guidati dal vento che, col suo turbine di suoni e suggestioni non conosce confini politici, religioni o lingue, e spesso mostra il suo lato di follia, le sue stramberie incomprensibili, le sue folate, le correnti, le raffiche e i soffi.

DOPPIO SPETTACOLO – La serata ospiterà invece una “doppietta” di spettacoli frutto di lavori in residenza artistica: “Calcinacci” (alle 20.30 al Teatro Comunale) e “Tempo di Posa” (cortile del Baricentro, via Campiello Giovanni Emo, 2). Due rappresentazioni brevi, che andranno in scena una dopo l’altra. L’invito per il pubblico è dunque quello di assistere a entrambi!
“Calcinacci” è scritto e interpretato da Claudio Larena, e sviluppato in collaborazione con a.Artisti Associati. In scena ci saranno solo un muro e un operaio durante una qualunque giornata di lavoro. Tutto girerà attorno al muro, se non esistesse, non esisterebbe tutto il resto. Ne nasceranno molte riflessioni che condurranno anche il pubblico a guardarsi dentro.
“Tempo di Posa, Fotografia di una danza dell’abbandono”, a cura di Andrea Baldassarri, è un progetto selezionato grazie al bando “Richiedo asilo artistico” da In\Visible Cities e CSS Teatro Stabile di Innovazione FVG. Il progetto video performativo osserva la sospensione del tempo e dello spazio, messi a fuoco nel surreale periodo storico dalla pandemia, attraverso la giustapposizione di soggetti sensibili, gli adolescenti, a contesti di luoghi abbandonati. Un dialogo di solitudini ed esistenze. Un dialogo con lo spazio e con il tempo.

INFORMAZIONI UTILI – Tutti gli eventi saranno gratuiti, ma con prenotazione obbligatoria attraverso il sito invisiblecities.eu/invisible-cities. Come previsto dalla vigente normativa, potranno partecipare solo coloro che sono muniti di green pass. In caso di pioggia gli eventi si svolgeranno al chiuso in una location che sarà comunicata sul sito e via mail agli iscritti.

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