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Cronaca & Attualità

Maltempo in Friuli, la raccolta dei danni diventa puntuale e coinvolge gli ordini professionali

È stata anche creata una unità di crisi in seno alla Protezione civile regionale

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FVG – “Fino a oggi abbiamo fatto una ricognizione che ci consentirà di arrivare ad una dimensione di quello che sarà il fenomeno in termini di danno. Adesso passiamo alla fase più puntuale. Con i moduli che metteremo a disposizione, raccoglieremo tutte le informazioni e i dati più precisi. Una parte di questo lavoro, inevitabilmente, coinvolge il sistema professionale che ha le competenze e la titolarità per comporre, anche dal punto di vista tecnico, i valori economici dei lavori che auspichiamo potranno essere finanziati anche dallo Stato. Per tutto questo ci vuole anche il contributo del sistema professionale: perciò oggi abbiamo condiviso con gli ordini questo percorso”. Lo ha spiegato l’assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso di un incontro svoltosi a Udine all’Auditorium Comelli durante il quale ha incontrato i rappresentanti e membri degli ordini degli ingegneri, architetti, dottori agronomi e dottori forestali, i collegi dei geometri e geometri laureati delle province di Gorizia, Udine, Trieste e Pordenone, e dell’ordine dei periti industriali del Friuli Venezia Giulia. L’intento è stato quello di illustrare le modalità di ristoro dei danni causati dai recenti eventi meteo avversi che hanno colpito il territorio regionale.

“Stiamo facendo un importante lavoro preliminare, necessario e urgente, non poco complesso – ha sottolineato Riccardi -. Teniamo conto che operiamo ancora con molte incognite che riguardano la stima del danno, la congruità del danno, le risorse disponibili da parte dello Stato, gli strumenti che il Governo ci metterà a disposizione, i poteri che assegnerà e a chi. Comprendiamo, naturalmente, che chi ha subito un danno e deve risolvere un problema oggettivo, oggi si trova in difficoltà: per dare risposte al cittadino stiamo cercando di ridurre il più possibile i tempi, con la maggiore incisività, con il massimo coordinamento. È stata anche creata una unità di crisi in seno alla Protezione civile regionale”.
“In questa situazione di post crisi emergenziale legata ai danni da maltempo, caratterizzata da molteplici fattispecie, che ricorda – per la tipicità e la particolarità – un passato non recente, consigliamo al cittadino di rivolgersi al proprio Comune, anche per prossimità. Lavoreremo anche per assistere i Municipi con personale della Regione per il disbrigo delle pratiche” ha aggiunto poi Riccardi.
“La prima ricognizione del danno si sta completando con le informazioni che i Comuni hanno già raccolto. Arriveremo ora in una distribuzione dei moduli che serviranno a privati ed imprese per presentare la domanda di contributo. I professionisti sono il fondamentale supporto per le stime certificate dei danni con i costi necessari per i ripristini. Avremo una trentina di giorni per poterlo fare e quindi per raccogliere le informazioni che riguarderanno attività produttive, i privati e il patrimonio pubblico – ha spiegato ancora Riccardi -. Poi tutto questo avrà a che fare con gli strumenti e le risorse che lo Stato potrà mettere a disposizione che si aggiungeranno a quelle che già la regione ha messo nel proprio assestamento di bilancio”. La Regione ha già stanziato oltre 52 milioni di euro più 5 milioni di parte corrente.

“Chi ha subito un danno, ad esempio un tetto danneggiato, e vuole chiedere un ristoro con fondi pubblici, lo deve fare tramite l’aiuto di chi ha la titolarità e la competenza” ha spiegato ancora l’esponente della Giunta. Riccardi ha inoltre ricordato che la Regione Friuli Venezia Giulia ha già avanzato la formale richiesta di emergenza nazionale, istanza che va corredata con il lavoro che è stato completato nelle passate ore: “arriveremo a un numero, a una cifra, che sarà trasferita allo Stato, con il quale abbiamo già avviato una interlocuzione”.

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