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Omertà e convergenza di interessi: a Nordest c’è chi fa affari con la mafia

Lo ha detto la giornalista Luana de Francisco in occasione dell’incontro con i Lions Club Udine Host

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UDINE – “Il Nordest sconta un ritardo culturale, nella gestione delle mafie, che nel tempo ha favorito ampi margini di penetrazione. L’omertà esiste anche qui, ma è molto diversa da quella cui siamo abituati al Sud perché spesso si traduce in una convergenza di interessi. E non è affatto scontato trovare investigatori con la voglia e le competenze per scavare e portare fino in fondo indagini così lunghe e complesse”. È questo il quadro della lotta alla mafia nel Nordest tracciato dalla giornalista Luana de Francisco ai soci del Lions Club Udine Host presso l’Astoria Hotel Italia nell’ambito degli incontri divulgativi organizzati per i membri dell’Associazione. De Francisco ha preso le mosse dal volume “Crimini a Nord-Est”, scritto assieme al collega Ugo Dinello e uscito nel 2020 per Editori Laterza, per raccontare come si struttura, oggi, la mafia sul nostro territorio.

“Dalla pubblicazione del libro, diverse inchieste hanno concorso a decriptare interessi e modalità d’azione delle mafie a Nord-Est – ha detto la giornalista – ma resta grande la difficoltà nel riconoscerne i segnali e i protagonisti. Le organizzazioni mafiose qui si mimetizzano, non portano violenza ma soldi e servizi, e non hanno alcun interesse a esibire il proprio potere. Il Nord-Est, con i suoi alti tassi di lavoro nero ed evasione fiscale, è una terra che offre grosse opportunità a una malavita che cerca sempre più di investire e di acquistare quote aziendali, soprattutto di imprese in difficoltà e che abbisognano di liquidità. Il vantaggio? – ha proseguito – Sfruttarle per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e per dialogare con le pubbliche amministrazioni, per esempio in vista della partecipazione a gare d’appalto e, con il sistema economico sano in cui riescono a insinuarsi”.

Un tema, quello trattato, che ha interessato particolarmente i Lions: “Il quadro tracciato da de Francisco – ha precisato la presidente del Club Maria Concetta Arena – è stato molto chiaro ma anche molto preoccupante, come evidenziato dalle tante domande e considerazioni rivolte alla nostra ospite dagli associati. E’ evidente, infatti, che il Nord-Est inteso come isola felice di sviluppo economico e sicurezza sociale rappresenta oggi più che mai un’idea di facciata”.

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