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Serie A, l’Udinese espugna l’Unipol Domus: obiettivo 50 punti

Dopo sette gare senza vittorie, i friulani battono il Cagliari in trasferta e rilanciano ambizioni e morale

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Kosta Runjaic, allenatore Udinese - Cagliari Udinese
Kosta Runjaic, allenatore Udinese ( © Depositphotos)

Dopo sette partite senza vittorie e un periodo critico che aveva acceso campanelli d’allarme, l’Udinese torna al successo. Lo fa sul campo del Cagliari, in una trasferta tutt’altro che semplice, mostrando atteggiamento, intensità e spirito di gruppo. La squadra di Kosta Runjaic ha dominato il gioco fin dai primi minuti, imponendo il proprio ritmo in una sfida che ha segnato un deciso cambio di passo rispetto alle ultime settimane.

Prestazione viva e reattiva

Non è stata una gara perfetta, ma è stata sicuramente quella di una squadra ordinata, reattiva e capace di soffrire e colpire nei momenti giusti. A decidere il match, terminato 2-1, sono stati due marcatori inediti: Oier Zarraga e Thomas Kristensen, protagonisti di azioni corali che hanno evidenziato la compattezza del gruppo.

A rendere il tutto più significativo, l’assenza del tandem Lucca-Thauvin, autori della metà esatta dei gol friulani in campionato. Ma l’Udinese ha saputo trovare nuove risorse: un Davis in crescita, un Atta brillante e determinato, e un collettivo finalmente concentrato. La squadra ha saputo rispondere alle difficoltà con carattere, dimostrando di non essere appagata dalla salvezza già raggiunta.

Runjaic soddisfatto: “Abbiamo lottato e meritato”

Al termine del match, Runjaic ha sottolineato l’atteggiamento della squadra: “Abbiamo giocato meglio del Cagliari e non era facile”. Dopo settimane di prestazioni opache, a Cagliari si è rivista un’Udinese alta, aggressiva, padrona del pallone, capace di reagire anche al momentaneo pareggio di Zortea senza perdere lucidità.

I protagonisti inaspettati

Il gol del vantaggio è arrivato da Zarraga, finora ai margini del progetto: una rete costruita con un perfetto assist di Rui Modesto, anch’egli tra i migliori in campo. Atta continua a crescere, mostrando grande duttilità e intensità, mentre Kristensen ha siglato il gol vittoria riscattando la deludente prova contro il Milan. Il suo urlo sotto il settore ospiti è l’emblema di una squadra che ha ritrovato orgoglio e appartenenza.

Nel finale, spazio anche a un pizzico di nostalgia con l’ingresso di Alexis Sanchez, che nel 2011 segnò proprio a Cagliari la sua ultima rete in bianconero. Non ha trovato il gol, ma la voglia c’era. Forse, nelle prossime tre gare, potrà arrivare anche per lui un momento da ricordare.

Obiettivo 50 punti: il finale può essere dolce

Con questa vittoria, l’Udinese sale a 44 punti, raggiungendo il Torino all’undicesimo posto. Runjaic guarda avanti: “Ancora quattro punti e sarebbe il miglior bottino degli ultimi dodici anni”. Il calendario finale (Monza, Juventus, Fiorentina) sarà impegnativo ma stimolante. Raggiungere quota 50 significherebbe molto più di una statistica: vorrebbe dire chiudere il cerchio e porre basi solide per il futuro.

Un nuovo inizio?

L’Udinese è tornata. Magari non ancora al top, ma abbastanza da ritrovare fiducia, gioco e identità. Ora serve continuità per chiudere al meglio la stagione e cominciare a costruire qualcosa di duraturo e ambizioso.

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