Cronaca & Attualità
Lefter Valentin, l’Everest della solidarietà: corsa estrema per aiutare Stefano
conquista simbolicamente l’Everest per aiutare Stefano Marangone, malato di SLA, raccogliendo migliaia di euro

«Un immenso grazie a ognuno di voi che siete passati in Piazza per fare la vostra parte di donare un po’ di Speranza a Stefano!» Con queste parole, Lefter Valentin, 38 anni, maniaghese di adozione, ha concluso una delle imprese sportive più significative della sua vita. E non solo per la fatica, ma per lo scopo nobile che l’ha animata.
Dieci salite per raggiungere l’Everest
Sabato 10 maggio, alle ore 9:00, Lefter è partito con un obiettivo ambizioso: scalare dieci volte consecutive il Monte Jouf, a Maniago, per raggiungere idealmente la vetta dell’Everest, 8.849 metri di dislivello. Dopo 25 ore e 21 minuti, ha completato la sua impresa. Un traguardo simbolico, ma carico di significato, per sostenere il suo caro amico Stefano Marangone, malato da 23 anni di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica).
Una corsa per la vita
Lefter aveva lanciato la sfida tramite i social, spiegando che l’impresa aveva uno scopo preciso: raccogliere fondi per garantire a Stefano l’assistenza domiciliare di cui ha bisogno. «Le sue risorse economiche si stanno esaurendo, e il rischio è che venga trasferito in una casa di riposo dove non potrà ricevere le cure adeguate», aveva dichiarato.
Stefano, attaccato a un ventilatore polmonare e alimentato attraverso un sondino, ha bisogno di assistenza continua, che solo la permanenza in casa può garantire, con il sostegno delle sue assistenti e dei familiari. «A casa non ha mai contratto infezioni: è il posto migliore per la sua sopravvivenza», aveva sottolineato Lefter nel suo appello.
Una comunità in movimento
L’impresa ha coinvolto tutta la comunità: in molti si sono uniti a Lefter sul percorso, anche solo per una parte delle salite, mentre tantissimi hanno contribuito con donazioni in piazza e online. I risultati parlano da soli: 4.675 euro raccolti in presenza e 2.245 euro tramite la piattaforma online, con la campagna ancora aperta per chi volesse dare il proprio contributo.
Un Everest di solidarietà
Quella di Lefter non è stata solo una sfida sportiva, ma un grido di solidarietà, una testimonianza di quanto la forza dell’amicizia e della comunità possa spostare le montagne. Un Everest scalato con il cuore, per garantire a Stefano una vita dignitosa, circondato dall’amore e dalla cura di chi gli sta vicino.
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