Udine bike sharing 2025: superate le 10.000 corse

Sono passati appena quattro mesi dall’introduzione del servizio di bike sharing a flusso libero a Udine, e i numeri parlano chiaro: oltre 10.000 corse registrate tra gennaio e metà maggio 2025. Un risultato che conferma il successo di una scelta strategica dell’amministrazione per favorire una mobilità più sostenibile e moderna.

Secondo il bilancio dell’Assessore alla Mobilità Ivano Marchiol, il servizio sta diventando un elemento centrale per gli spostamenti urbani, contribuendo a ridurre l’uso dei mezzi privati nei momenti di maggiore traffico.

Quando e come si usa il bike sharing a Udine

L’analisi degli orari di utilizzo offre uno spaccato interessante sulle abitudini dei cittadini. Le fasce più attive sono tra le 7 e le 9 del mattino, tra le 13 e le 14 e nel tardo pomeriggio tra le 17 e le 18: momenti che coincidono con gli spostamenti per lavoro, scuola e rientro a casa. Oltre il 50% degli utilizzi si concentra in queste fasce, segno che la bicicletta viene considerata una vera alternativa quotidiana.

Biciclette tradizionali e elettriche: usi diversi, stesso successo

Nel dettaglio, le biciclette tradizionali sono preferite durante la settimana lavorativa, mentre le ebike mostrano un picco d’uso nel weekend, specialmente al sabato. Questo dato suggerisce un interesse anche da parte di turisti e visitatori, attratti dalla comodità della pedalata assistita.

Le ebike rappresentano il 58,4% dei noleggi totali, dimostrando un forte gradimento per questo tipo di mezzo, rapido, comodo e accessibile.

Un servizio in espansione

Attivo da gennaio, il sistema di bike sharing ha visto una crescita costante, favorita dalla distribuzione progressiva delle 380 biciclette ora disponibili in città. Da poco più di 1.000 corse a gennaio si è passati a quasi 3.600 corse ad aprile. A maggio, in appena due settimane, è stata superata la soglia delle 10.000 corse totali.

Anche il numero di nuovi utenti è in costante crescita: 1.201 a gennaio, 624 a febbraio, 807 a marzo e 936 ad aprile. Dati che confermano un trend positivo e un interesse sempre più diffuso tra i cittadini.

Il modello free flow: flessibilità e comodità

Il servizio si basa sulla modalità free flow, che consente agli utenti di lasciare la bicicletta in una delle circa 50 aree di sosta virtuali presenti nel centro città – il cosiddetto “Ring” – oppure in qualsiasi altro punto della città, purché nel rispetto degli spazi pubblici.

Questa flessibilità consente una copertura capillare del territorio urbano e una maggiore facilità d’uso per tutti, migliorando l’accessibilità e incentivando l’utilizzo anche fuori dal centro storico.

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