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Ludopatia Pordenone: 122 persone in cura secondo As.Tro

Più di cento persone in cura per ludopatia a Pordenone: i dati allarmanti del bollettino Data Room As.Tro.

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Giocatorie d'azzardo al tavolo da poker
Giocatorie d'azzardo al tavolo da poker ( © Depositphotos)

La ludopatia è una forma di dipendenza comportamentale riconosciuta ufficialmente dal 2013, anno in cui il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) l’ha inserita tra le patologie psichiatriche. Chi ne soffre sviluppa un bisogno compulsivo e incontrollabile di giocare d’azzardo, che finisce per compromettere gravemente la propria vita sociale, lavorativa ed economica.

Il soggetto ludopatico, infatti, arriva a mettere in gioco somme di denaro sempre maggiori, entrando in un circolo vizioso che spesso porta a indebitamenti, problemi legali e isolamento sociale. La gravita’ del fenomeno ha spinto il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze a istituire l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e della dipendenza grave, con l’obiettivo di monitorare l’efficacia delle cure e aggiornare le strategie di prevenzione e riabilitazione.

I dati allarmanti di Pordenone: 122 persone in cura

Nel territorio di Pordenone, la fotografia della situazione arriva dall’ultimo bollettino della Data Room As.Tro, l’associazione degli operatori del gioco lecito, che ha rielaborato i dati ufficiali forniti dall’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale (ASFO) attraverso i Servizi per le Dipendenze (Ser.D.).

Secondo il report, sono 122 le persone attualmente in cura per ludopatia. L’Azienda copre un territorio che comprende 45 comuni – tra cui Pordenone, San Vito al Tagliamento e Casarsa – con un bacino di circa 310.000 residenti. La percentuale di pazienti in cura risulta dunque pari allo 0,04% della popolazione.

L’importanza della raccolta dati secondo As.Tro

L’iniziativa della Data Room di As.Tro nasce con lo scopo di fornire un quadro chiaro e basato su dati reali del fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo. “Lo scopo – spiega l’associazione – è quello di creare una banca dati, la cui utilità vada a beneficio non solo degli operatori e delle associazioni impegnate nel contrasto alle dipendenze, ma anche degli enti di ricerca, dei decisori politici e della cittadinanza tutta, che ha diritto di conoscere i numeri reali di un fenomeno che alimenta il dibattito pubblico.”

La necessità di prevenzione e supporto

I numeri di Pordenone rappresentano solo una piccola parte di un problema che ha ormai una rilevanza nazionale. La prevenzione, il supporto psicologico e le terapie specifiche restano strumenti fondamentali per aiutare chi è affetto da ludopatia. Sensibilizzare l’opinione pubblica, promuovere campagne informative e potenziare i servizi territoriali sono azioni imprescindibili per arginare il fenomeno e offrire nuove possibilità di vita ai pazienti e alle loro famiglie.

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