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Recensioni false, Fipe Udine: «Necessaria una svolta normativa»

Confcommercio Fipe Udine denuncia l’impatto negativo delle recensioni false sul settore della ristorazione e promuove una nuova legge

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Antonio Dalla Mora
Antonio Dalla Mora

Secondo recenti dati del Centro Studi del Mimit, il 70% dei consumatori sceglie un ristorante basandosi sulle recensioni online, che possono influenzare fino al 30% del fatturato di un esercizio. Tuttavia, nel 2024, l’8,6% delle recensioni pubblicate su TripAdvisor è risultato falso e il 66% degli utenti afferma di trovare regolarmente recensioni inattendibili.

Per fronteggiare il fenomeno, il Disegno di Legge annuale sulle PMI attualmente in discussione al Senato introduce nuove misure, tra cui la limitazione temporale per la pubblicazione delle recensioni e la verifica obbligatoria della loro autenticità. Alle imprese viene riconosciuto il diritto di replica e la possibilità di chiedere la rimozione di commenti ingannevoli o superati, introducendo per la prima volta un diritto all’oblio digitale.

Le parole di Antonio Dalla Mora

Antonio Dalla Mora, capogruppo provinciale di Confcommercio Fipe Udine, sottolinea con forza: «Siamo di fronte a un passaggio decisivo per la credibilità del mercato digitale e per la tutela di migliaia di imprese, in particolare micro e piccole attività che non possono difendersi dalle recensioni false». E aggiunge: «Il Governo ha avuto il merito di affrontare con coraggio un tema troppo a lungo ignorato. Ora è fondamentale non arretrare di fronte alle pressioni delle grandi piattaforme internazionali».

La campagna “Stop Fake Reviews”

Confcommercio Fipe, in collaborazione con HOTREC (associazione europea per il turismo), sostiene con forza la proposta normativa italiana attraverso contributi tecnici e la campagna “Stop Fake Reviews”. L’obiettivo è chiaro: garantire maggiore trasparenza ed efficacia nel settore delle recensioni digitali, proteggendo la reputazione e il lavoro delle imprese oneste.

L’auspicio finale di Dalla Mora è che il percorso parlamentare sia rapido e che mantenga inalterato l’impianto della legge. «Serve una normativa chiara che tuteli sia i consumatori che gli esercenti, promuovendo una concorrenza basata sul merito e non sulla manipolazione delle opinioni», conclude il rappresentante di Confcommercio Fipe Udine.

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